The Blue Grotto / Grotta Azzurra, is a sea cave on the coast of the island of Capri, southern Italy.
Sunlight shining through an underwater cavity is reflected back upward through the seawater below the cavern, giving the water a blue glow that illuminates the cavern.
The cave extends some 50 metres into the cliff at the surface, and is about 150 metres (490 ft) deep, with a sandy bottom.
Gioacchino La Pira | The Blue Grotto on Capri island
The Blue Grotto is one of several sea caves worldwide that is flooded with a brilliant blue or emerald light.
The quality and nature of the color in each is determined by its unique combination of depth, breadth, water clarity, and light source.
Gioacchino La Pira (Napoli, 1839-1870) was an Italian Romantic Veduta painter, active in Naples. He used to sign "La Pira".
Pira painted with the "à la gouache" technique for tourists and travelers who visited Italy during the Grand Tour.
It was mentioned in an English guide from 1869 (Handbook of Travellers in Southern Italy).
We find it mentioned in the book “South Italy-Naples” Murray's Hand Book (1837) which, for the use of English travelers, also indicates the location where you can buy his works: “New Road to Capodimonte 22".
Also in the sale of the Duke of Vendôme's treasures, which took place in 1831, three gouaches of the artist appeared. One of his small paintings is exhibited at the Museum of San Martino in Naples.
Gioacchino La Pira is known for his paintings of panoramas and views of Naples, Capri and its surroundings, made with a style based on the search for light, liveliness and freshness of the atmospheres; this distinguished him from the other Neapolitan painters of the 19th century.
His is a more "emotional" landscape painting animated by careful reflection on the landscape and updated, perfectly in line with the tradition of Giacinto Gigante and the School of Posillipo, a painting built entirely on the feeling and representation of everyday life set in sincere images every day.
Gioacchino is certainly the most gifted and prolific of the three La Pira (the others being Gaston and Carmine).
The La Pira - Gioacchino, Carmine and Gastone - are, with Gaetano Dura, the artists who have contributed to the genre of Neapolitan Gouache (gouache painting), taken to a higher level than that artistically far from the standard that characterized it as a sort of purely commercial production.
Gioacchino La Pira (Napoli, 1839-1870) è stato un pittore Italiano di vedute romantiche, attivo a Napoli. Si firmava "La Pira".
La Pira dipingeva con la tecnica "à la gouache" per i turisti ed i viaggiatori che visitavano l'Italia durante il Grand Tour. Fu citato in una guida inglese del 1869 (Handbook of travellers in Southern Italy).
Gioacchino La Pira è conosciuto per i dipinti di panorami e di vedute di Napoli, Capri e dintorni, realizzati con uno stile basato sulla ricerca della luce, vivacità e freschezza delle atmosfere; ciò lo distinse dagli altri vedutisti napoletani dell'800.
Sono poche le notizie su questo pittore, tuttavia la prima opera documentata, e anche la sua più celebre, è L'eruzione del Vesuvio del 1839 e non ci sono opere documentate oltre il 1870. Gioacchino sicuramente il più dotato e prolifico dei tre La Pira (gli altri sono Gaston e Carmine).
Scarse è biografico sul pittore e tutto ciò che si sa è solo in grado di dedurre dalla testimonianza delle sue opere, tutte caratterizzate da il gusto romantico completamente ottocentesco.
Uno dei suoi soggetti preferiti: il territorio napoletano. La sua è una pittura paesaggistica più "emotiva" animata da un'attenta riflessione sul paesaggio e aggiornata, perfettamente in linea con la tradizione di Giacinto Gigante e della Scuola di Posillipo, un dipinto costruito interamente sul sentimento e la rappresentazione della vita quotidiana ambientata in immagini un sincero ogni giorno.
Lo troviamo menzionato nel libro "Sud Italia-Napoli" Murray's Hand Book (1837) che, per l'uso dei viaggiatori inglesi, indica anche la posizione in cui è possibile acquistare le sue opere: "Nuova strada per Capodimonte 22".
Anche nella vendita dei tesori del Duca di Vendôme, che si svolse nel 1831, apparvero tre gouaches dell'artista.
Uno dei suoi piccoli quadri è esposto al Museo di San Martino a Napoli.
I La Pira (Gioacchino ,Carmine e Gastone) sono, con Gaetano Dura, gli artisti che hanno contribuito al genere della Gouache napoletana (pittura a guazzo), portato ad un livello superiore rispetto a quello artisticamente lontano dallo standard che lo caratterizzava come una sorta di produzione puramente commerciale.
Abili, capaci, fiduciosi nelle loro capacità, sono stati in grado di ottenere effetti di luce e colore davvero speciali: una certa consistenza dell'aria che si potrebbe definire "aerografica", i tramonti sognanti e infuocati, una rappresentazione del sole e del sereno.
Felice è stata l'intuizione che ha reso loro una tecnica unica: il vecchio modo di "allungare", che lega i pigmenti a tempera con colla animale (colla di coniglio o pesce) ha sostituito le resine vegetali.
La carta usata come supporto, spesso prodotta ad Amalfi e trattata con allume per renderla impermeabile che viene diluita od annacquata a colori, spesso fa da disegno preparatorio un semplice tratto leggero disegnato a matita per suggerire solo le forme che saranno riempite da colore. | Fonte: © Wikipedia