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La Farfalla bianca / The white Butterfly

In tutte le culture la farfalla è stata assunta come segno di rinascita e rigenerazione, come simbolo dell’anima umana capace di rinnovarsi e trasformarsi.
Il particolare ciclo vitale della farfalla ha indubbiamente contribuito a tale associazione simbolica: la vita è rappresentata dallo stadio di bruco; la morte dallo stadio di crisalide inerte racchiusa nel bozzolo; la rinascita dalla farfalla che esce dall’involucro e vola via libera, immagine vivente della rinascita dello spirito, dell’anima liberata dall’involucro della materia, che lascia il corpo al momento della morte e diventa immortale.
Nella sua Historia animalium, scritta nel 344 a.C., Aristotele, dà alla farfalla il nome di "Psyche": non a caso, nella lingua greca, la parola psyche significa sia "anima" che "farfalla"; il mito in questione fu interpretato basandosi su questo doppio significato: Psyche dunque, premiata dagli dei con il dono dell'immortalità, è l’anima-farfalla che superati vari stadi di trasformazione e maturazione raggiunge la perfezione finale col divenire immortale ed eterna.
Al mito di Amore e Psyche si ispirò lo scultore neoclassico Antonio Canova (1757-1822) che scelse una farfalla per rappresentare l’anima di Psyche in una delicatissima opera in marmo.

La Farfalla bianca | Leggenda giapponese

In una casetta dietro al cimitero del tempio di Sazanji viveva un vecchio di nome Takahama.
Questi era molto abile e piaceva a tutti i suoi vicini, anche se molti di essi lo consideravano un po' pazzo.
A quanto sembra la sua pazzia consisteva semplicemente nel fatto che non si era mai sposato e non aveva mai mostrato desiderio di restare in intimità con una donna.
Un giorno di estate si ammalò tanto gravemente, che mandò a chiamare la cognata e il figlio di lei.

Louise Abbéma | A butterfly fairy

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Konstantinos Kavafis | Per le scale / On the stairs / Στες σκάλες

Konstantinos Petrou Kavafis, noto in Italia anche come Costantino Kavafis / Κωνσταντίνος Καβάφης (Alessandria d'Egitto, 1863-1933), è stato un poeta e giornalista Greco.
Kavafis era uno scettico che fu accusato di attaccare i tradizionali valori della cristianità, del patriottismo e dell'eterosessualità, anche se non sempre si trovò a suo agio nel ruolo di anticonformista.
Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, ma molte altre sono rimaste incomplete od allo stato di bozza.
Scrisse le sue poesie più importanti dopo i quarant'anni.
Come un recluso, egli non fu mai riconosciuto durante la sua vita.
Oltre che i suoi soggetti, anticonvenzionali per l'epoca, le sue poesie mostrano anche un'abile e versatile arte, che viene spesso perduta nella traduzione delle sue opere.
La sua poetica viene insegnata nelle scuole greche.


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Andre Kohn, 1972 | Ladies and hats

André Kohn, Russian painter, was born in Stalingrad, but was raised in the southernmost region of the Former Soviet Union near the Caspian Sea.
He spent the first 12 years of his life surrounded by nature before moving with his family to Moscow in 1984.
The precise convergence of three dynamic forces-culture, environment and talent-combined to produce one of the most collected figurative painters on the American art scene today.


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Felix Nussbaum | Artist of the Holocaust

"If I perish, don’t let my works die; show them to the public", Felix Nussbaum begged a friend before he was deported to Auschwitz.
Felix Nussbaum painted multiple self-portraits during the Holocaust, giving us a unique artistic insight into the experience of one man, among the millions that were murdered.

Felix Nussbaum (1904-1944) was a German-Jewish surrealist painter.
Nussbaum's paintings, including Self Portrait with Jewish Identity Card (1943) and Triumph of Death (1944), explore his experiences as a Jew during the Holocaust.

Felix Nussbaum | Self Portrait with Jewish Identity Card / Autoritratto con passaporto ebraico, 1943

His work is usually associated with the New Objectivity movement, and was influenced by the works of Giorgio de Chirico, Henri Rousseau and Vincent van Gogh.
He took refuge in Belgium after the Nazi rise to power, but was deported to Auschwitz along with his wife Felka Platek only a few months before the British liberation of Brussels on 3 September 1944.

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Peter Wever, 1950 | Embrace painting

German painter Peter Wever received his training at the National College of Art and Design in Dublin, Ireland, followed by travels in the United States and Guatemala.
Wever is known for his color etchings often dealing with relationships.
His work has warmth, and often a touch of humour.


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Konstantinos Kavafis | Muri / Walls / Τείχη

Senza preavviso, né pietà, senza nessun pudore,
muri massicci ed alti mi hanno costruito intorno.

E sono qui che mi dispero e per il mio dolore
non penso ad altro: e mi rodo il cervello tutto il giorno.


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James Ensor | The Oyster Eater / La mangiatrice di ostriche, 1882

"The Oyster Eater" is an oil painting executed in 1882 by the Belgian Expressionist artist James Ensor which is now in the collection of the Royal Museum of Fine Arts, Antwerp.

The genre work depicts the artist's sister Mitche eating oysters on her own at a well-appointed table replete with flowers, plates, wine and table linen.
Art critics were unapologetic about James Ensor's "The Oyster Eater".
"Offensive! Immoral! Vice!"
Yet there is not a streak of nudity to be seen, nor intimately entwined bodies.


So what was the problem?

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Anna Boch | Post-impressionist painter

Anna Boch participated in the Neo-Impressionist movement.
Her early works used a Pointillist technique, but she is best known for her Impressionist style which she adopted for most of her career.
A pupil of Isidore Verheyden, she was influenced by Théo van Rysselberghe whom she met in the artistic group, Les XX.


Anna-Rosalie Boch (1848-1936), known as Anna, was a Belgian painter, art collector, and the only female member of the artistic group, Les XX.