Il 9 aprile del 1935, Sigmund Freud (Neurologo, psicoanalista e filosofo Austriaco, 1856-1939) scrisse una lettera di risposta ad una madre che gli aveva chiesto aiuto per il figlio gay.
Cara signora,
deduco dalla sua lettera che suo figlio è omosessuale.
Sono molto colpito dal fatto che non usi mai questo termine nel darmi le informazioni su di lui. Posso chiedere perché lo evita?
L’omosessualità non è certo un vantaggio, ma non c'è nulla di cui vergognarsi, non è un vizio, non è degradante; non può essere classificata come una malattia; riteniamo che sia una variazione della funzione sessuale, prodotta da un arresto dello sviluppo sessuale.
Molti individui altamente rispettabili di tempi antichi e moderni erano omosessuali, tra di loro c’erano grandi uomini. (Platone, Michelangelo, Leonardo da Vinci, ecc).