"Ogni opera d’arte è figlia del suo tempo, e spesso è madre dei nostri sentimenti" - Kandinsky
"Mi sembrava che l'anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l'inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita", scriveva Wassily Kandinsky (1866-1944), il fondatore dell'Arte Astratta.
Nel sangue russo di Kandinsky si erano confusi quello tedesco della nonna materna e quello orientale della bisnonna paterna, che era una principessa cinese.
La musica diede una particolare impulso alla sua anima, Mussorgskij, Rimskji-Korsakov, Balakirev, Cui e Borodin erano i suoi preferiti.
Mentre, Monet, con i suoi Covoni esposti a Mosca nel 1895, gli diede la certezza della sua vocazione: egli ricorderà sempre quelle tele per l'impressione che ne aveva ricevuta d'esser la pittura in essa indipendente e comunque assai più forte della realtà per suo mezzo raffigurata.