Molto importante per l'evoluzione stilistica del Sargent (Firenze, 12 gennaio 1856 – Londra, 17 aprile 1925) fu il viaggio che effettuò nell'estate del 1878 a Napoli e sull'isola di Capri.
Giunto in queste terre in cerca di ispirazione e di soggetti esotici affini al gusto del mercato, qui il pittore si accostò all'opera di Mariano Fortuny («Che genio!», avrebbe esclamato dinanzi ai suoi dipinti); fu proprio grazie alle suggestioni del cosiddetto «fortunysmo» che iniziò a sperimentare audaci soluzioni cromatiche e luministiche.
Sempre a Capri subì il fascino della pittura di Antonio Mancini e Francesco Paolo Michetti; con Mancini, in particolare, instaurò un fertile rapporto di amicizia che sfociò in un intenso scambio artistico.