Textual description of firstImageUrl

Antonio Ambrogio Alciati | Dama in rosa, 1921

Ambrogio Antonio Alciati | Dama in rosa, 1921 | Museo Borgogna

Il dipinto venne esposto nel 1921 alla mostra della galleria Pesaro di Milano, con il titolo Ritratto di signora, dove ottenne ottimi riscontri di critica: “Quella leggiadra figura di giovane donna, dal taglio del quadro alla grazia e semplicità della posa, dalla serena e un po’ sognosa espressione del volto alla delicata gamma di tinte dell’abbigliamento, è una delizia” (in “Emporium”, novembre 1921, p. 312).

Successivamente la tela fu presentata a Vercelli alla Esposizione artisti vercellesi.
Mostra di oreficeria del 1922 dove venne acquistata dal Museo.

Ambrogio Antonio Alciati | Dama in rosa, 1921 | Museo Borgogna

Textual description of firstImageUrl

Pablo Neruda | Ode all'autunno

Modest is the autumn, like the woodcutters.
It's costly to cut all the leaves
off all the trees of all places.
In spring they're sewn on in flight
and now you must let them fall
as if they were little yellow birds:
it isn't easy.
You need time.

Vincent van Gogh🎨 | Autumn Garden, 1888

Textual description of firstImageUrl

Armand Point | Symbolist painter


Armand Point (1860-1932) was a French painter, engraver and designer who was associated with the Symbolist movement and was one of the founders of the Salon de la Rose + Croix.
Later he formed his own atelier. Sources differ over the details of his birth and death.
Point's earliest works were Orientalist scenes of markets and musicians and the street life of his youth in Algeria.

Textual description of firstImageUrl

Gary Hernandez, 1953 | Classical realism painter

Gary Hernandez is an internationally recognized, award winning🎨 artist. He was born in Victoria, Texas and currently resides in Houston, Texas.
He received training from the Houston Museum of Fine Arts School of Art.
In 1986 he sold his graphics design firm to pursue a full-time career as a professional artist.
Exhibiting extensively in the Houston area, his art has also been showcased in SOHO, New York/ Santa Fe, New Mexico/ Chicago, Illinois/ Cape Cod, Massachusetts/ Scottsdale, Arizona/ Fairfield, Connecticut/ Topeka, Kansas/ Naples, Florida/ Springfield, Massachusetts as well as the Contemporary Arts Museum in Houston.


Textual description of firstImageUrl

Jaroslav Seifert | Fragment of a Letter / Frammento di una lettera

All night rain lashed the windows.
I couldn’t go to sleep.
So I switched on the light
and wrote a letter.

Victor Nizovtsev

Textual description of firstImageUrl

Come scegliere Titolo, indirizzo web e modello in Blogger

Nei precedenti articoli abbiamo parlato del Primo passo:
- di Come creare un account Google🎨, per chi non ne ha uno,
 e del Secondo passo:

Questo Terzo passo, andremo ad approfondire la questione della scelta del Titolo - dell'Indirizzo del sito, un punto molto importante e del Modello - Il tema del sito.

Vincent van Gogh | The Old Tower in the Fields, 1884

Textual description of firstImageUrl

Edvard Munch | Quotes / Aforismi

I was walking along a path with two friends - the sun was setting - suddenly the sky turned blood red - I paused, feeling exhausted, and leaned on the fence - there was blood and tongues of fire above the blue-black fjord and the city - my friends walked on, and I stood there trembling with anxiety - and I sensed an infinite scream passing through nature.

Quote of an entry in his Diary (22 January 1892), on the experience which inspired his famous painting, '(The Scream🎨)' ('Shrik'), originally titled: 'Der Schrei der Natur' ('The Cry of Nature')

Camminavo lungo la strada con due amici, quando il sole tramontò. Il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai. Mi appoggiai, stanco morto a un recinto. Sul fiordo nero azzurro e sulla città, c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare ed io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo, infinito, pervadeva la Natura. I colori hanno urlato.

Citazione di una voce del suo diario (22 gennaio 1892) sull'esperienza che ha ispirato il suo famoso dipinto "(The Scream🎨)" ("Shrik"), originariamente intitolato: "Der Schrei der Natur" ("The Cry of Nature")


Textual description of firstImageUrl

Luigi Rossi | Symbolist / Genre painter

A Swiss painter Luigi Rossi (1853-1923) was born in Cassarate, Lugano. Having studied at the Brera Academy of Fine Arts under the guidance of Giuseppe Bertini, Rossi made his artistic debut in 1871, inaugurating a repertoire of Genre scenes🎨 with a subtle vein of social criticism that was to be a distinctive feature of his work.




His Swiss origin prevented him from receiving the prestigious Prince Umberto Prize, reserved for citizens of the Kingdom of Italy, in 1878. His repertoire then broadened during the 1880s to include mountain landscapes painted en plein air🎨, scenes of peasant life and portraits.
The period from 1885-1888 was spent in Paris, where he also worked a great deal as an illustrator for Alphonse Daudet and Pierre Loti in particular.
Having returned to Milan, he came into contact with the poet Gian Pietro Lucini, a meeting that marks a turning point also in his work as a painter.



This led to some of his most celebrated canvases, which are still solidly realistic but informed by the new Symbolist approach. 
A regular participant in the major Italian and international events with paintings and watercolours, he held a solo show at the Galleria Pesaro, Milan, in 1921. 
He died in Biolda, Lugano. His death was commemorated with two posthumous shows, one at the Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente in Milan and the other at Villa Ciani, Lugano, in 1924.













Luigi Rossi (1853-1923) è stato un'artista di respiro europeo operante fra realtà e simbolo, colto e spontaneo fautore di un'arte sincera. Ha dipinto con sobrietà e misura scene di genere e di vita contadina, ritratti e paesaggi. L'artista è stato illustratore di libri a Parigi e ha svolto un'attività di educatore democratico a Milano. Luigi Rossi nell'ultimo periodo dipinge frequenti motivi della regione amata della Capriasca.
Luigi Rossi nasce nel 1853 a Lugano. Tre anni dopo la famiglia si trasferisce a Milano, dove Luigi verrà iscritto all’Accademia di Brera.
La sua formazione avviene sotto la guida di Giuseppe Bertini, accanto a Bazzaro, Gignous, Tallone, e conosce una parentesi piemontese che gli consente di entrare in contatto con Calderini e Bistolfi.
Nel ’71 l’esordio: Questua infruttuosa e altre opere degli anni immediatamente seguenti, iscritte al filone della cosiddetta pittura di genere, di derivazione induniana, gli valgono il consenso del pubblico e della critica.
Nel ’78, con Ritorno al paese natio, il giovane artista sfiora il riconoscimento del premio Principe Umberto che gli sfugge in quanto non "regnicolo".
All’81 risale la cordiale pagina Verista🎨 dedicata alla sua città di adozione: Una via di Milano. Dai soggiorni nelle valli ticinesi trae invece lo spunto per alcuni dipinti legati al paesaggio o alla raffigurazione della vita contadina; all’altezza dei primi anni ottanta, Rossi esegue a Milano alcuni dei suoi migliori ritratti, intensi e psicologicamente profondi, d’impronta scapigliata.
Dall’85, per tre anni, l’artista è a Parigi, dove lavora come illustratore molto apprezzato in particolare da Daudet e Loti: del primo illustra il ciclo di Tartarino e Sapho, del secondo Madame Chrysanthème; con l’amico Conconi nel ’92 pone mano all’illustrazione delle pastorali Daphnis et Chloé di Longo sofista.
Di ritorno a Milano riprende la consuetudine con la pittura e riallaccia i contatti con l’ambiente artistico della città.
A partire dagli anni novanta si inaugura la stagione migliore della sua pittura entro la quale l’esperienza verista si muta in simbolo: agisce in questo senso l’influsso dell’amico scrittore Gian Pietro Lucini autore di alcune liriche riferite a dipinti di Rossi (Scuola del dolore, Rêves de Jeunesse, Il mosto) in cui si fondono componenti realiste e simboliste.
La sua presenza a rassegne italiane e svizzere è regolare e stimata, al pari della sua partecipazione alle commissioni artistiche dei due paesi.
Ai primi del novecento si apre una misurata parentesi di gusto liberty, mentre prosegue la passione per la pittura di paesaggio, nutrita dall’amore per la regione ticinese della Capriasca, dove nel ’13 acquista la casa di Biolda, il cui giardino sarà teatro di una serie di ritratti all’aperto della figlia Gina.
Dopo l’attiva partecipazione al gruppo degli Acquarellisti lombardi, svolta accanto a Carcano, Gola, Sala e Weiss, e all’attività delle scuole laboratorio dell’Umanitaria, Luigi Rossi tiene una personale nella prestigiosa galleria di Lino Pesaro a Milano nel ’21: l’ampia mostra è di taglio antologico e riunisce le opere dell’esordio, i ritratti, scene di Sicilia e dell’Atlantico, opere a sfondo sociale o allegorico e i paesaggi di diversa epoca.
Dopo la sua morte, avvenuta nel ’23 in Biolda, Luigi Rossi è stato ricordato in due mostre postume alla Permanente di Milano e a Villa Ciani di Lugano, allestite nel ’24. Nel ’79 soltanto, la pubblicazione della prima monografia (Bramante Editrice) segna la ripresa di interesse per l’artista, confermata dall’esposizione di Lugano (1980) e da quelle di Milano-Bellinzona-Losanna (1985-’86).
Al ’99 risale la stampa del catalogo ragionato (Cornèr Banca e Federico Motta) cui fa seguito l’edizione dell’atlante della casa museo Luigi Rossi, in Capriasca nel 2009.