Guido Reni (1575-1642) si consolida come pittore classicista tra i più importanti della pittura Italiana del Seicento.
I suoi primordiali studi musicali sono motivo dell'influenza nelle sue composizioni dove i personaggi ritratti talvolta palesano nei loro atteggiamenti o nelle posture un modo musicale-danzante; è questo il caso del Sansone vittorioso dell'Atalanta ed Ippomene od anche del gruppo di tele sulle Fatiche di Ercole per le collezioni Gonzaga.
Fu influenzato anche dai modi pittorici del Cavalier d'Arpino, a cui il Reni guardò molto durante i suoi primi anni di attività, a testimonianza di ciò il cospicuo numero di piccoli oli su rame, peculiarità stilistica del Cesari, che il bolognese eseguì nel primo decennio del Seicento.