Nel nuovo stile di Paul Gauguin, il cloisonnisme o sintetismo, il colore si chiude in zone, così che la scena si presenta in superficie e si annulla ogni rapporto tra spazio e volumi.
A proposito dell'uso delle ombre, nel 1888, Gauguin scriveva a Émile Bernard:
- «Guardate i giapponesi, che pure dipingono in modo ammirevole e vedrete una vita all'aria aperta e al sole, senza ombre.
Usano i colori solo come combinazione di toni, di armonie diverse [...] voglio staccarmi quanto più è possibile da qualsiasi cosa che dia l'illusione di un oggetto, e poiché le ombre sono il trompe-l'oeil del sole, sono propenso ad eliminarle".