Bartolomeo Bezzi (1851-1923) was an Italian painter.
Bartolomeo Bezzi was born in Fucine di Ossana (Trento), then in the Austrian Empire.
Having lost his father as a child, Bezzi lived with an uncle and enrolled at the Brera Academy in Milan at the age of twenty, exhibiting for the first time in 1878.
He won the Fumagalli Prize in 1882 and the following year he took part in the Esposizione di Belle Arti di Roma, receiving general acclaim for his landscape painting.
Dividing his time between Milan, Verona and his native region of Val di Sole, he experimented with life painting.
In 1890 he moved to Venice and came into contact with the lively intellectual environment in the city: in 1895 he was one of the promoters of the 1st Venice Biennale and was a member of the organising committee at some of the later exhibitions.
He also received recognition abroad, winning the gold medal at the International Exhibition in Munich in 1892 and the silver medal at the Exposition Universelle in Paris in 1900.
During the second decade of the 20th century he lived first in Rome and then in Verona, finally settling in Clès, in Val di Non, where he died in 1923.
Bartolomeo Bezzi (1851-1923) è stato un pittore Italiano.
Studiò all'Accademia di Brera dove fu allievo di Giuseppe Bertini.
Dedito a temi e soggetti come paesaggi e scene di genere, conobbe Guglielmo Ciardi e Pietro Fragiacomo; inoltre espose a molte rassegne nazionali ed all'Esposizione Universale di Parigi.
Gli esordi pittorici
Nel 1876 ha la sua prima esposizione alla mostra collettiva annuale predisposta dall'accademia.
Presenta Paesaggio e Impressione. L'anno seguente espone Al pozzo e Val Solandra.
Due anni più tardi, ottiene un riconoscimento grazie all'opera Valle di Rabbi che colpisce la commissione con i suoi colori che riescono a rendere più dolci e morbidi anche quegli aguzzi e scoscesi paesaggi alpini.
Nel 1879 è costretto ad abbandonare gli studi accademici a causa della sua cagionevole salute.
Ma neppure la malattia gli impedisce di proseguire l'attività di artista riscuotendo un enorme successo, rincuorato dagli amici, estimatori, collezionisti ed amanti dell'arte.
In questi anni apre un suo studio a Milano ma trascorre diversi giorni a Trento dove ritrae su una tela di vaste proporzioni la città.
Questa è anche una testimonianza di come Bartolomeo Bezzi rimane legato affettivamente al Trentino.
Ricorrenti saranno le puntate sia nella città capoluogo, che in Val di Non e in Val di Sole.
La carriera
Gli anni ottanta
A Torino è presente alla Quarta Esposizione Nazionale di Belle Arti con le opere Sul Tonale, Una via di Trento, La vigna, Una frana in Val d'Adige.
Nel 1881 all'Esposizione Nazionale a Brera espone Il mio paesello, Ricordo dei bagni, nuovamente Sul Tonale e Confidenze.
A trentun anni, nel 1882, vince il suo primo importante premio a Milano: il premio Fumagalli.
Qualche mese dopo riceve 4.000 lire per l'opera Pescarenico, acquistata dal principe Ruspoli.
In questi anni vive tra Verona e Milano.
Nel periodo veronese dipinge diverse opere legate al paesaggio ed alcune di queste vengono esposte all'Esposizione di Belle Arti di Roma: Verona lungo l'Adige, Un mattino a Verona, Pescarenico, Mulini sull'Adige e Giornata d'Autunno.
Qui riscontra un gran successo ma, tra tutti i suoi dipinti, quello che riceve maggiori attenzioni è: Mulino sull'Adige.
L'opera Mulini a Verona viene acquistata dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna.
Nel 1884 a Torino, all'Esposizione Nazionale Italiana organizzata dalla Società Promotrice di Belle Arti, presenta Venezia, Campagna romana, Autunno, Ricordo di Roma, Tempo grigio a Venezia, Sera.
Alla mostra di Brera espone Bambocci, Sito alpestre e Acqua morta, acquistata dal conte Aldo Annoni di Milano. Poco tempo dopo diventa socio onorario dell'Accademia di Brera.
Espone Sulle rive dell'Adige, a Milano nel 1885 e l'anno successivo ad una mostra collettiva a Berlino ed infine a Venezia nel 1887 dove viene acquistato dal re Umberto.
Nel 1886 partecipa alla mostra inaugurale della neonata Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano con A Chioggia, Mulini a Verona, Paesaggio, Betulle e con il bozzetto Pescarenico.
L'anno seguente espone sei opere alla Mostra Nazionale di Venezia: Riva di Trento, Studio, Mestizia, Sulle rive dell'Adige, Paesaggio e Bosco ceduo, quest'ultimo quadro, conosciuto come Bosco di betulle, nel 1890 verrà acquistato per 500 fiorini dal Municipio di Trento e posto nel Museo Storico della città.
Nel 1888 all'Esposizione di Parigi viene premiato per l'opera Sole cadente sul lago di Garda, che verrà successivamente acquistata dal Museo Revoltella di Trieste.
L'anno successivo, partecipa a una mostra a Roma con Venezia che dorme, Armonie della sera, Raggio di luna de Amori dell'aria.
Partecipa per la prima volta all'Esposizione Universale di Parigi con Les bords d'un rivière.
Lo stesso anno viene nominato Cavaliere dell'Ordine di S. Michele di Baviera.
Si trasferisce a Venezia dove abita alle Fondamenta delle Zattere, quartiere al tempo frequentato da molti artisti, poeti e scrittori.
Qui conosce pittori realisti e postmacchiaioli come Guglielmo Ciardi, Luigi Nono, Silvio Rota, Alessandro Milesi e Mario de Maria.
Proprio in questo periodo, influenzato dall'ambiente artistico veneziano ed in particolar modo dalle opere di Giacomo Favretto, abbandona, seppur brevemente, la pittura paesaggistica per dedicarsi alla pittura di genere.
Un altro importante incontro è con l'artista Pietro Fragiacomo e con i suoi paesaggi lagunari dall'affascinante luminosità.
A Venezia getta le basi di un progetto di Esposizione Internazionale d'Arte, che si concretizzerà nella Biennale.
Bezzi partecipa a tutte le edizioni, dalla prima, nel 1895, a quella del 1914.
L'appartenenza al comitato organizzativo gli consente di effettuare numerosi viaggi all'estero, nel 1897 in Scozia ed Inghilterra, nel 1898 e 1901 in Germania, Austria e Francia, durante i quali viene a contatto con i diversi linguaggi artistici internazionali.
Gli anni novanta
Nel 1891 espone alla Triennale di Brera a Milano l'opera Spiaggia del Lido.
Questo quadro è premiato in seguito con medaglia d'argento all'esposizione di Roma del 1893 dal Municipio della città.
A Monaco di Baviera vince la medaglia d'oro per l'opera Notte di primavera.
Nel 1892 si reca a Trento, dove fa parte della giuria che dovrà stabilire a chi affidare la realizzazione del monumento a Dante, nell'omonima piazza.
Qui stringe amicizia con Cesare Battisti e si dedica alla propaganda irredentista, partecipando a manifestazioni artistiche che si prefiggono di affermare l'italianità del Trentino.
Qualche mese più tardi, durante una visita in casa dei Conti Cesarini Sforza in terra natia, incontra Isabella Dal Lago di Cles e la sposa il 26 settembre 1892.
Il Ministero della Pubblica Istruzione gli conferisce una medaglia d'oro per il dipinto Paesaggio trentino o Da Cles esposto alla mostra di Torino.
Tre anni più tardi è presente alla prima Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia con S. Michele all'Adige e Giorno di magro.
Nel 1896 partecipa all'Esposizione della Secessione di Monaco presentando l'opera Canal Grande a Venezia.
In questo periodo conosce l'arte floreale secessionista e l'Art Noveau però, non si lascia influenzare da questa visione del paesaggio addolcita dalle linee vegetali e dai colori decorativi.
Bezzi continua a coltivare una rappresentazione lirica e crepuscolare della natura che caratterizzerà la sua produzione fino al 1910 circa.
Nel 1897 presenta Preludio della sera alla Seconda Biennale di Venezia e tre anni dopo riceve la medaglia d'argento all'Esposizione Universale di Parigi per il dipinto Giorno di Magro, eseguito nel 1895.
Nel 1899 partecipa alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia.
Alla Biennale di Venezia del 1901 presenta le opere: Vaghezza autunnale, A sera e Calma notturna.
Due anni dopo, alla quinta Biennale: Mattino sul lago, Notte chiara, Gli alberi, In riva al Garda e Prima neve.