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60 meraviglie d'Italia, patrimonio dell'Umanità | Pagina 7

Di seguito la settima pagina dei 60 siti Italiani, Patrimonio dell'Umanità
(in ordine alfabetico)

Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
Piemonte, Province di Alessandria, Asti e Cuneo
Anno di ammissione: 2014

Questo paesaggio comprende cinque distinte aree vitivinicole dagli scenari straordinari ed il Castello di Cavour, un nome emblematico sia nello sviluppo dei vigneti sia nella storia d'Italia.
Si trova nella parte meridionale del Piemonte, tra il fiume Po e l'Appennino ligure, e abbraccia l'intera gamma di processi tecnici ed economici relativi alla viticoltura e alla vinificazione che per secoli hanno caratterizzato la regione per secoli.


Nell'area sono stati trovati pollini di vite risalenti al V secolo a.C., quando il Piemonte era un luogo di contatto e commercio tra gli etruschi e i celti; parole etrusche e celtiche, in particolare correlate al vino, si trovano ancora nel dialetto locale.
Durante l'Impero romano, Plinio il Vecchio menziona l'area come una delle più favorevoli per la coltivazione della vite nell'Italia antica; Strabone ne ricorda le botti.

Palazzo reale di Caserta con il parco, l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio
Campania, Province di Caserta e Benevento
Anno di ammissione: 1997

Il complesso monumentale di Caserta, creato alla metà del XVIII secolo dal re borbonico Carlo III per rivaleggiare con Versailles e il Palazzo reale di Madrid, è eccezionale per il modo in cui unisce un magnifico palazzo al suo parco con giardini, oltre a boschi naturali, alloggi di caccia e una manifattura della seta.


È un'espressione eloquente dell'Illuminismo in forma materiale, integrata, e non imposta, al contesto naturale

Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
Sicilia, Provincia di Palermo
Anno di ammissione: 2015

Situata sulla costa settentrionale della Sicilia, "Palermo arabo-normanna" include una serie di nove strutture civili e religiose risalenti all'epoca del Regno normanno di Sicilia (1130-1194): due palazzi, tre chiese, una cattedrale, un ponte, oltre alle cattedrali di Cefalù e Monreale.


Nel loro insieme rappresentano un esempio di sincretismo socio-culturale tra le culture occidentale, islamica e bizantina sull'isola, che ha portato a nuovi concetti di spazio, struttura e decorazione.
Rappresentano anche una testimonianza della fruttuosa coesistenza di persone di origini e religioni diverse (musulmana, bizantina, latina, ebraica, longobarda e francese).

Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la certosa di Padula
Campania, Provincia di Salerno
Anno di ammissione: 1998

Il Cilento è uno straordinario paesaggio culturale. Gli scenografici gruppi di santuari e insediamenti lungo i suoi tre crinali montuosi rappresentano in maniera vivida l'evoluzione storica dell'area: durante i periodi preistorico e medievale fu un crocevia importante non solo per il commercio, ma anche per l'interazione culturale e politica.


Il Cilento costituì anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia ed i popoli indigeni di etruschi e lucani.
Qui si trovano i resti di due importanti città dell'antichità, Paestum e Velia.

Piazza del Duomo, Pisa
Toscana, Pisa
Anno di ammissione: 1987

Al centro di una vasta area erbosa, Piazza del Duomo ospita un gruppo di monumenti conosciuti in tutto il mondo.


Questi quattro capolavori dell'architettura medievale - la cattedrale, il battistero, il campanile (la "Torre pendente") ed il cimitero - hanno avuto una grande influenza sull'arte monumentale in Italia dall'XI al XIV secolo.

Portovenere, Cinque Terre e le isole (Palmaria, Tino e Tinetto)
Liguria, Provincia della Spezia
Anno di ammissione: 1997

La costa ligure tra le Cinque Terre e Portovenere è un paesaggio di grande valore scenico e culturale. L'assetto e la disposizione dei piccoli borghi e la modellazione del paesaggio circostante, nel loro superare i disagi di un terreno ripido e irregolare, racchiudono la storia continua dell'insediamento umano in questa regione nel corso dell'ultimo millennio.


Residenze della Casa Reale di Savoia
Piemonte, Province di Torino e Cuneo
Anno di ammissione: 1997

Quando nel 1562 Emanuele Filiberto, duca di Savoia, spostò la capitale a Torino, iniziò una vasta serie di progetti di costruzione (continuati dai suoi successori) per dimostrare il potere della casa regnante.


Questo eccezionale complesso di edifici, progettato e abbellito dai principali architetti ed artisti dell'epoca, si irraggia dal Palazzo reale, nella "Zona di comando" di Torino, fino a numerose residenze estive e ville di caccia nella campagna circostante.