Di seguito la quintq pagina dei 60 siti Italiani, Patrimonio dell'Umanità
(in ordine alfabetico)
Incisioni rupestri della Val Camonica
Lombardia, Provincia di Brescia
Anno di ammissione: 1979
La Val Camonica, situata nella pianura lombarda, possiede uno dei più grandi insieme di petroglifi preistorici al mondo: oltre 140.000 simboli e figure incisi nella roccia nel corso di 8.000 anni raffigurano temi legati all'agricoltura, alla navigazione, alla guerra e alla magia.
Isole Eolie
Sicilia, Provincia di Messina
Anno di ammissione: 2000
Le Isole Eolie offrono un'eccezionale documentazione di formazione e distruzione di isole vulcaniche, nonché di fenomeni vulcanici in corso.
Studiate almeno dal XVIII secolo, le isole hanno fornito alla scienza della vulcanologia esempi di due tipi di eruzione (vulcaniana e stromboliana) e hanno quindi avuto un ruolo di rilievo nella formazione dei geologi per oltre 200 anni.
Ancora oggi il sito continua a rimpinguare gli studi di vulcanologia.
Ivrea, città industriale del XX secolo
Piemonte, Ivrea (TO)
Anno di ammissione: 2018
La città industriale di Ivrea, in Piemonte, si sviluppò grazie alla Olivetti, azienda produttrice di macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer per ufficio.
Comprende una grande manifattura, edifici progettati per servire a scopi sociali ed amministrativi, unità residenziali.
Progettato dai principali urbanisti ed architetti italiani perlopiù tra gli anni 1930 e '60, il complesso architettonico riflette le idee del Movimento Comunità. Progetto sociale modello, Ivrea esprime una visione moderna del rapporto tra produzione industriale e architettura.
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
Veneto, Provincia di Treviso
Anno di ammissione: 2019
Ubicato nell'Italia nord-orientale, il sito include parte del paesaggio vitivinicolo dell'area di produzione del Prosecco.
Il paesaggio è caratterizzato da colline lunghe e ripide, "ciglioni" (piccoli appezzamenti di viti su ripide terrazze erbose), boschi, paesini e aree agricole.
Per secoli, questo terreno impervio è stato modellato e adattato dall'uomo.
Sin dal XVII secolo, l'uso dei "ciglioni" ha creato un particolare paesaggio a scacchiera, costituito da filari di viti paralleli e perpendicolari ai pendii.
Nel XIX secolo, la tecnica di potatura delle viti detta "bellussera" ha contribuito alle caratteristiche estetiche del paesaggio.
Le Dolomiti
3 regioni
Anno di ammissione: 2009
Il sito delle Dolomiti comprende una catena montuosa alpina in Nord Italia, per un totale di 18 vette che superano i 3.000 metri e coprono 141.903 ettari.
Presenta alcuni dei più bei paesaggi montani del mondo, con pareti verticali, picchi a strapiombo e un'alta densità di valli strette, profonde e lunghe.
È un patrimonio seriale di nove aree che presenta una varietà di paesaggi spettacolari di rilevanza internazionale per la geomorfologia, caratterizzati da guglie, pinnacoli e pareti rocciose.
Il sito contiene anche forme di erosione glaciali e sistemi carsici.
È contraddistinto da processi dinamici, con frequenti frane, inondazioni e valanghe.
Il patrimonio presenta inoltre uno dei migliori esempi di conservazione dei sistemi di piattaforma carbonatica mesozoica, con resti fossili.
Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova
Liguria, Genova
Anno di ammissione: 2006
"Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli" nel centro storico di Genova risalgono al tardo XVI e primo XVII secolo, quando la Repubblica di Genova era all'apice del potere finanziario e marittimo.
Il sito rappresenta il primo esempio in Europa di un progetto di sviluppo urbano suddiviso da un'autorità pubblica all'interno di un quadro unitario e associato a un particolare sistema di "alloggi pubblici" in residenze private, come decretato dal Senato nel 1576.
Il sito include un insieme di palazzi rinascimentali e barocchi lungo le cosiddette "strade nuove".
I Palazzi dei Rolli offrono una straordinaria varietà di soluzioni diverse, raggiungendo un valore universale nell'adattarsi alle caratteristiche particolari del luogo e alle esigenze di una specifica organizzazione sociale ed economica.
Offrono anche un esempio originale di rete pubblica di residenze private designate ad ospitare visite ufficiali.
Longobardi in Italia: i luoghi del potere
7 beni in 5 regioni
Anno di ammissione: 2011
"Longobardi in Italia: i luoghi del potere" comprende sette gruppi di importanti edifici (tra cui fortezze, chiese e monasteri) sparsi per la penisola italiana.
Essi testimoniano le alte realizzazioni dei longobardi, che migrarono dall'Europa settentrionale e svilupparono una propria cultura specifica in Italia, dove regnarono su vasti territori dal VI all'VIII secolo.
La sintesi degli stili architettonici attuata dai longobardi segnò la transizione dall'antichità al Medioevo europeo, attingendo all'eredità dell'antica Roma, alla spiritualità cristiana, all'influenza bizantina e all'Europa settentrionale germanica.
Il sito seriale attesta il ruolo dei longobardi nello sviluppo spirituale e culturale del cristianesimo medievale europeo, e in particolare del monachesimo.
Continua..