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Giovanni Segantini: ".. Amè piace fare all'amore colle mie concessioni…"

"… Sarò felice quel giorno che noi in un eletto drappello combatteremo uniti contro la volgarità per la bellezza del senso del colore, per la luce che dà vita alla natura, per la purezza viva e ardente della forma di tutte le cose che dà all’opere nostre quell’armonia ideale dell’anima che si dona all’opera per vivere in essa".

"… Se si volesse entrare a discorrere seriamente d'arte, per farsi ben capire ed evitare equivoci, sarebbe necessario far precedere un breve trattato di psicologia (nientemeno!). Che altro è l'arte, l'arte bella, vera, elevata, se non l'immagine fotografica, il misuratore che segna il grado di perfezione dell'anima umana?"


"… Già da più anni tutti i critici più autorevoli, gli amatori più intelligenti, sono concordi nel dimostrare l'inutilità delle scuole superiori di pittura e scultura, e molti ne hanno dimostrato anche il danno.
Tenete bene in mente che chi non è nato artista, non si farà mai; e poi l'arte moderna è l'antitesi della vecchia. La vecchia aveva bisogno di studiare il nudo, le statue, i drappi e gli antichi, e per questo ci voleva una scuola.
Oggi invece l'artista giovane deve studiare nei campi, per le vie, nei teatri e nei caffè; è là che deve studiare e che studia l'artista moderno".


"… Ah L'arte è multo difficile quando si tiene per punto di vista che il disegnio è pane il colore è carne, queste due sostanze non costituiscono che il pittore.
Ma L'artista dev'esere un individualità distinta e originale caratterizzata e improntata dal proprio sentimento coi mezzi piú semplici della natura".

"… Amè piace fare all'amore colle mie concessioni carrezzarle nel mio cervello, amarle nel mio quore, mal grado brucio dalla voglia di vederle riprodutte, ma mi mortifico e mi contento di prepararle un buon alloggio, in tanto le continuo a vederle cogli occhi della mente, la in quel dato ambiente in quelle positure, con quel dato sentimento. Insomma io voglio che nel quadro non si veda la fatica poverile dell'Uomo, voglio che il quadro sia il pensiero fuso nel colore. I fiori son fatti cosí, e questa è l'arte divina".


"… Il godimento della vita sta nel sapere amare, nel fondo d'ogni opera buona c'è l'amore".

"… Quello che non cangia mai sono le opere degli artisti superiori ai banali trionfi delle mode, e questi in tutte le epoche hanno saputo creare opere che nessuna moda saprà distruggere.
La vera opera d'arte vive coi propri mezzi e non con quelli apprestategli dall'attualità. Con questo voglio concludere che con qualunque soggetto sia pure storico religioso fantastico o reale si può creare un capo lavoro".


"… Il ritratto occupa un posto nobilissimo nella categoria degli studii, che è quello di studio del sembiante umano, et ecco come lo definisco.
... Il ritratto è lo studio che colla maggior semplicità di mezzi racchiude la più efficacie parola dell'Arte nell'espressione della forma viva".

"… L'arte moderna è l'antitesi della vecchia. La vecchia aveva bisogno di studiare il nudo, le statue, i drappi e gli antichi, e per questo ci voleva una scuola.
Oggi invece l'artista giovane deve studiare nei campi, per le vie, nei teatri e nei caffè; è là che deve studiare e che studia l'artista moderno".


"… L'arte moderna deve dare delle sensazioni nuove, perciò ci vuole nervi di finissima delicatezza che raddoppino le piú lievi impressioni.
... Ciò che si vede si deve sentire e riprodurre con vita personale.
Sotto il pennello la gamma deve scorrere smagliante e deve far nascere gli oggetti le persone le linee, il colore deve essere intenso ma puro perché la luce sia profonda e viva. Ci vuole evocazione continua continuo miraggio.
... Il vero cosidetto si deve oltrepassare"...


"… Io non so se il Rosso sia piu Bianco del Nero, ma è certo che l'arte della Pittura, è e sarà sempre l'ho spirito della materia, e non mai la materia dello spirito, del resto non tutti i bipidi anno le ali. La relativita, ecco tutto".

"… Ultimamente studiai l'umane forme piú precisamente nelle loro belleza come feci colle pecore, i cavalli, le vacche, e tutti gli altri animali; cosí passai dalla pianura ai colli da questi ai monti fino alle cime senza altra preoccupazione che di rendere nelle cose quella passione affascinante che mi determinò a concederle tutto il mio amore. così d'amore, in amore, passai dall'espresione delle belle forme per le forme, alla bella colorazione in se, e per la conoscenza della luce, e per la conoscenza del colore nella sua bellezza armoniosa e per la conoscenza delle belle forme e delle belle linee e per quella dei bei sentimenti, e per la conoscenza di tutte queste bellezze in sieme, credo di poter comporre il mio pensiero verso la bellezza suprema, creando liberamente quello che lo spirito mi detta".