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Gabriele D’Annunzio | Canta la gioia, 1896

Canta la gioia fa parte della seconda edizione (1896) di Canto Novo, la raccolta di poesie di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), dedicate al suo primo grande amore e la sua prima musa letteraria, la Giselda Zucconi detta Lalla, che incontro durante l'ultimo anno di liceo, il 15 aprile 1881, mentre era ospite a Firenze di Mario Foresi per le vacanze pasquali.

Canta la gioia! Io voglio cingerti
di tutti i fiori perché tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa magnifica donatrice!


Canta l’immensa gioia di vivere,
d’essere forte, d’essere giovine,
di mordere i frutti terrestri
con saldi e bianchi denti voraci,

di por le mani audaci e cupide
su ogni dolce cosa tangibile,
di tendere l’arco su ogni
preda novella che il desìo miri,

Gabriele D'Annunzio e Giselda Zucconi

e di ascoltar tutte le musiche,
e di guardar con occhi fiammei
il volto divino del mondo
come l’amante guarda l’amata,

e di adorare ogni fuggevole
forma, ogni segno vago, ogni immagine
vanente, ogni grazia caduca,
ogni apparenza ne l’ora breve.

Marc Chagall

Canta la gioia! Lungi da l’anima
nostra il dolore, veste cinerea.
E’ un misero schiavo colui
che del dolore fa sua veste.

A te la gioia, Ospite! Io voglio
vestirti da la più rossa porpora
s’io debba pur tingere il tuo
bisso nel sangue de le mie vene.

Di tutti i fiori io voglio cingerti
trasfigurata perché tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa invincibile creatrice!

Marc Chagall

Marc Chagall