'Drawing For National Lottery Today' - says the sign on the wall.
Many people have showed up for the event. Vincent wrote to his brother Theo that he saw this scene on a rainy day in The Hague.
He was moved by the vain hope of these shabbily dressed 'poor souls'.
Would the hard-earned money they spent on lottery tickets gain them anything at all?
Vincent van Gogh | The Poor and Money, 1882 (chalk, watercolour, pen and ink, on paper) | Van Gogh Museum, Amsterdam
This thought inspired the title The Poor and Money.
Vincent had commented on portraying groups in an earlier letter: 'how hard it is to get life and movement into it, and to get the figures in place and separate from each other'. | Source: © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
From Vincent van Gogh to Theo van Gogh, The Hague, on or about Sunday, 1 October 1882
My dear Theo,
Just a word to say that your letter arrived in good order, I thank you heartily for the contents.
These last few days I’ve done almost nothing but watercolours. A scratch of a large one is enclosed.
You may remember Mooijman’s state lottery office at the beginning of Spuistraat.
I passed it one rainy morning when a throng of people were standing there waiting to get lottery tickets. For the most part they were old women and the sort of people of whom it’s impossible to say what they do or how they live, but who evidently potter along and fret and get on with life.
Of course, viewed superficially, a crowd of folk who evidently attach so much importance to ‘Draw today’ is something that almost makes you and me laugh, because we’re not in the least bit interested in the lottery.
But the group of people - and their waiting expression - struck me, and it took on a larger, deeper meaning for me while I was working on it than in the first moment.
It becomes more meaningful, I believe, if one thinks of it as the poor and money.
That, in fact, applies to nearly all figure groups: one occasionally has to think about them for a while before one understands what one is seeing.
The curiosity and delusion about the lottery seem more or less childish to us, but it becomes serious when one thinks about the other side: misery and forlorn attempts by these poor souls to be saved, so they think, by buying a lottery ticket, paid for with pennies saved by going without food.
Be that as it may, I’m working on a large watercolour of it.
I’m also working on one of a church pew that I saw in a small church in the Geest district where the almsmen go (they’re known here very expressively as ORPHAN men and orphan women).
The way things are going, being busily drawing again, I sometimes think there’s nothing so pleasant as drawing. | Source: © vangoghletters.org
Vincent van Gogh | Self-portrait, 1887
'Disegno Per La Lotteria Nazionale Oggi'- dice il cartello sul muro.
Molte persone si sono presentate all'evento. Vincent scrisse a suo fratello Theo di aver visto questa scena in una giornata piovosa all'Aia.
Era commosso dalla vana speranza di queste "povere anime" vestite in modo misero.
I soldi guadagnati duramente che hanno speso per i biglietti della lotteria avrebbero guadagnato loro qualcosa?
Questo pensiero ha ispirato il titolo The Poor and Money.
Vincent aveva commentato come ritrarre le figure in una lettera precedente: 'quanto sia difficile darvi vita e movimento, mettere le figure a posto e separarle l'una dall'altra'.
Da Vincent van Gogh a Theo van Gogh, L'Aia, Domenica, 1 ottobre 1882
Mio caro Teo,
Solo una parola per dire che la tua lettera è arrivata in ordine, ti ringrazio di cuore per il contenuto. In questi ultimi giorni non ho fatto quasi altro che acquerelli. Ne è racchiuso un graffio di grandi dimensioni.
Forse ricorderete l'ufficio della lotteria statale di Mooijman all'inizio di Spuistraat.
Ci sono passato davanti una mattina piovosa quando una folla di persone era lì in attesa di ricevere i biglietti della lotteria.
Per la maggior parte erano donne anziane e quel tipo di persone di cui è impossibile dire cosa fanno o come vivono, ma che evidentemente vanno avanti, si preoccupano e vanno avanti con la vita.
Ovviamente, visto in modo superficiale, una folla di persone che evidentemente attribuisce così tanta importanza a "Draw today" è qualcosa che quasi fa ridere me e te, perché non siamo minimamente interessati alla lotteria.
Ma il gruppo di persone - e la loro espressione in attesa - mi ha colpito e ha assunto un significato più ampio e profondo per me mentre ci stavo lavorando rispetto al primo momento.
Diventa più significativo, credo, se si pensa ad esso come ai poveri e al denaro. Questo, in effetti, si applica a quasi tutti i gruppi di figure: ogni tanto bisogna pensarci per un po' prima di capire cosa si sta vedendo.
La curiosità e il delirio per la lotteria ci sembrano più o meno infantili, ma si fanno seri quando si pensa all'altra parte: miseria e disperati tentativi di salvarsi da parte di queste povere anime, così pensano, comprando un biglietto della lotteria, pagato perché con pochi centesimi risparmiati restando senza cibo.
Comunque sia, sto lavorando su un grande acquerello.
Sto anche lavorando a uno dei banchi di una chiesa che ho visto in una piccola chiesa nel distretto di Geest dove vanno gli elemosina (qui sono conosciuti in modo molto espressivo come uomini orfani e donne orfane).
Il modo in cui stanno andando le cose, l'essere a disegnare di nuovo alacremente, a volte penso che non ci sia niente di così piacevole come disegnare. | Fonte: © vangoghletters