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Ilya Zomb, 1960 | Magical realism painter

New York based Russian-born painter Ilya Zomb studied at the Odessa State Art College and the Odessa Art School between 1971 and 1979, majoring in fine arts.
In his paintings, images of ballerinas, elephants, and gigantic fruits appear as if out of a dream, but the artist says it's the everyday life in New York,where he lives, that inspires his flights of fancy.
Occupying the shadowy space "between the possible and impossible, the real and unreal", Ilya Zomb’s brilliantly conceived, chimerical paintings lie at the elusive intersection of reality and pure fantasy.



They are reminiscent of such diverse masters as Botticelli, Degas and Magritte - but perhaps one of the most intriguing aspects of this Russian artist’s work is that, despite myriad tempting comparisons, it remains curiously unique.
Zomb’s images can be incredibly theatrical, recalling the dream sequences often found in productions of dance, or the nature-defying feats of circus performers.
At other times the scenes have a mythical, literary feel, and we can easily imagine them as sumptuous illustrations for a lost book of parables penned by the likes of Scheherazade.

An intensely perceptive artist, Zomb never fails to account for the contradictory emotions provoked by the uncertainty of reality.
His works are dynamic with an air of celebration, of a spectacular and opulent grand finale, while other pieces of his are poignant and meditative as a still pool.
















Ilya Zomb, pittore di origine Russa e residente a New York, ha studiato all'Odessa State Art College ed all'Odessa Art School tra il 1971 e il 1979, specializzandosi in belle arti.
Nei dipinti dell'artista, le ballerine, elefanti e frutti giganteschi appaiono come uscite da un sogno, ma l'artista dice che è la vita quotidiana a New York, dove vive, ad ispirare i suoi voli di fantasia.


Occupando lo spazio oscuro "tra il possibile e l’impossibile, il reale e l’irreale", i dipinti chimerici brillantemente concepiti di Ilya Zomb si trovano nell’intersezione sfuggente tra realtà e pura fantasia.
Ricordano maestri così diversi come Botticelli, Degas e Magritte, ma forse uno degli aspetti più intriganti del lavoro di questo artista russo è che, nonostante la miriade di confronti allettanti, rimane curiosamente unico.


Le immagini di Zomb possono essere incredibilmente teatrali, ricordando le sequenze oniriche spesso presenti nelle produzioni di danza o le imprese che sfidano la natura degli artisti circensi.
Altre volte le scene hanno un aspetto mitico e letterario, e possiamo facilmente immaginarle come sontuose illustrazioni per un libro perduto di parabole scritto da artisti del calibro di Scheherazade.
Artista intensamente percettivo, Zomb non manca mai di rendere conto delle emozioni contraddittorie provocate dall'incertezza della realtà.
Le sue opere sono dinamiche con un'aria di celebrazione, di un gran finale spettacolare ed opulento, mentre altri suoi pezzi sono toccanti e meditativi come uno stagno immobile.