• "La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati a fare altri progetti. Siamo intenti a far colpo sugli altri. Siamo indaffarati per vincere le olimpiadi, per avere successo. E la vita ci scivola via dalle mani".
• "Nel momento in cui trasformi un bambino nella fotocopia di un altro individuo, tu calpesti e spegni la scintilla di originalità con cui è venuto al mondo".
• "La solitudine non si cura con la compagnia umana. La solitudine si cura attraverso il contatto con la realtà".
Paige Bradley | Expansion Third Life welectricity
• "L’amore perfetto scaccia la paura. Dove c’è amore non ci sono richieste, aspettative, non c’è dipendenza. Non pretendo che tu mi renda felice; la mia felicità non giace in te".
• "Le persone non sono buone. Sono cattive quanto voi […] capite? Sono addormentate quanto voi. E cosa pensate che cerchino? Il loro interesse personale, proprio come voi. […] Riuscite a immaginarvi quanto è liberatorio il fatto che non sarete mai più delusi, mai più ingannati? Non vi sentirete più abbandonati, respinti. Volete svegliarvi? Volete la felicità? Volete la libertà? Eccola qui: abbandonate le vostre false idee. Non lasciatevi ingannare dalle persone. Se non vi lasciate ingannare da voi stessi, non potranno farlo neppure gli altri. E allora li amerete. Altrimenti passerete la vita alle prese con la falsa opinione che avete di loro, con le vostre illusioni, costantemente in contrasto con la realtà".
• "Qualcuno ha detto: «La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati a fare altri progetti». È patetico. Vivete nel presente. È una delle cose che vedrete accadere quando vi sveglierete. Vi ritroverete a vivere nel presente, assaporando ogni momento dell'attimo in cui vivete".
• "Se sei pronto a mettere in gioco tutta la tua vita, la riprenderai nuova, pulita, e sarai libero davvero, per sempre".
Paige Bradley | Reception
• "La vita: tutto ciò che ci accade mentre siamo intenti a progettare il futuro".
• "Voi e io […] abbiamo provato questa droga che si chiama approvazione, stima, successo, accettazione, popolarità. Una volta ingerita questa droga, la società può controllarci e diventiamo dei robot. […] «Come stai bene!». E il robot si gonfia d'orgoglio. Premi il tasto stima e il robot diventa dieci centimetri più alto. Premi il tasto critica e cade a terra. Controllo totale. […] Avendo ingerito questa droga avete perso la vostra capacità di amare. Sapete perché? Perché non potete più vedere liberamente nessun essere umano. Vi limitate a prendere in considerazione soltanto il fatto che essi vi accettano oppure vi rifiutano, vi approvano o vi disapprovano. […] Come potete amare chi nemmeno vedete? Volete liberarvi dalla droga? Dovete sottrarvi ai tentacoli di questo sistema. […] Quando riuscirete a fare questo, tutto resterà uguale, ma voi raggiungerete la libertà. Starete nel mondo, ma non apparterrete più al mondo. […] Volete amare gli altri? Morite per loro. Fate morire il vostro bisogno degli altri. Capite ciò che la vostra droga sta producendo in voi".
• "Un giovane andò a visitare un grande maestro sufi ed esclamò:
- «Maestro, la mia fiducia in Dio è così grande che non ho neppure legato il mio cammello, fuori. L'ho affidato alla provvidenza di Dio. Se ne occupi lui!».
- Il maestro replicò: - «Esci subito e lega a un palo il tuo cammello, tonto! Non bisogna scomodare Dio per qualcosa che tu stesso puoi fare». Chiaro, no? È importante avere questo atteggiamento in mente, quando si parla della preghiera. Dio non può essere importunato per cose che voi stessi potete fare".
• "La felicità è la nostra condizione naturale. La felicità è la condizione naturale dei bambini piccoli, a cui il regno appartiene finché non vengono inquinati e contaminati dalla stupidità della società e della cultura. Per acquisire la felicità non bisogna fare nulla, perchè la felicità non può essere acquisita. Qualcuno sa perché? Perché l'abbiamo già. […] E allora, perchè non la provate? Perché dovete abbandonare qualcosa. Dovete abbandonare le illusioni. Non dovete aggiungere niente, per poter essere felici: dovete invece abbandonare qualcosa. La vita è facile, è meravigliosa. È dura solo con le vostre illusioni, le vostre ambizioni, la vostra avidità, le vostre richieste".
• "Molti dicono che abbiamo un'esigenza naturale di essere amati ed apprezzati, di appartenere a qualcuno. È falso. Lasciate cadere quest'illusione e sarete felici. Abbiamo un'esigenza naturale di libertà, un'esigenza naturale di amare, ma non di essere amati".
• "Un giovane dissipò tutte le ricchezze che aveva ereditato. Come di solito accade in questi casi, nel momento in cui rimase senza un soldo si ritrovò anche senza amici.
Avendo esaurito tutte le proprie risorse, cercò il maestro e gli disse:
- «Cosa ne sarà di me? Non ho più né denaro né amici».
- «Non ti preoccupare, figliolo. Ascolta quel che ti dico: andrà di nuovo tutto bene».
La speranza si accese negli occhi del giovane.
- «Sarò di nuovo ricco?»
- «No. Ti abituerai a essere squattrinato e solo".
• "Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l'osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere".
• "Alcuni di noi vengono svegliati dall'aspra realtà della vita. Soffriamo a tal punto da svegliarci. Ma la gente non fa che andare a sbattere contro la vita, una volta dopo l'altra. Continua a girare in stato di sonnambulismo. Non si sveglia mai. Purtroppo, non le viene mai in mente che potrebbe esistere un altro modo di vivere. Non le viene in mente che potrebbe esserci un modo migliore di vivere. Tuttavia, se non si è ancora stati bastonati a sufficienza, e se non si è sofferto abbastanza, c'è anche un altro modo per svegliarsi: ascoltare".
Padre Anthony de Mello, S.I. (1931-1987), è stato un gesuita, scrittore e psicoterapeuta Indiano.
Padre de Mello nacque a Santa Cruz, un sobborgo di Mumbai in India.
Entrò a far parte della Compagnia di Gesù nel 1947, all'età di sedici anni non ancora compiuti.
Venne in seguito trasferito, e da allora viaggiò in parecchi paesi per studiare e più tardi per insegnare, principalmente in Spagna e negli Stati Uniti, dove diventò uno psicoterapeuta.
Ben presto divenne famoso per i suoi libri sulla spiritualità, che coniugavano la religiosità cristiana e orientale con i suoi studi di psicologia.
Tornato in India, cominciò a organizzare numerosi ritiri spirituali, ed era in genere considerato un oratore pubblico di qualità. De Mello ha fondato anche un centro di preghiera in India, chiamato «Sadhana».
Morì improvvisamente nel 1987 per un attacco cardiaco.
I suoi lavori sono ancora ristampati, e scritti inediti sono stati pubblicati dopo la sua morte.