Journal Intime / 12th June 1871: - "Numbers make law, but goodness has nothing to do with figures.
Every fiction is self-expiating, and democracy rests upon this legal fiction, that the majority has not only force but reason on its side - that it possesses not only the right to act but the wisdom necessary for action.
The fiction is dangerous because of its flattery; the demagogues have always flattered the private feelings of the masses.
René Magritte (1898-1967) | Le lieu commun, 1964 | Christie's
The masses will always be below the average.
Besides, the age of majority will be lowered, the barriers of sex will be swept away, and democracy will finally make itself absurd by handing over the decision of all that is greatest to all that is most incapable.
Such an end will be the punishment of its abstract principle of equality, which dispenses the ignorant man from the necessity of self-training, the foolish man from that of self-judgment, and tells the child that there is no need for him to become a man, and the good-for-nothing that self-improvement is of no account.
Public law, founded upon virtual equality, will destroy itself by its consequences.
It will not recognize the inequalities of worth, of merit, and of experience; in a word, it ignores individual labor, and it will end in the triumph of platitude and the residuum".
Henri-Frédéric Amiel (1821–1881)
Swiss philosopher, poet and critic Henry Frèderic Amiel was born in Geneva in 1821 and he died in Geneva in 1881, having spend much of his life travelling around Europe - particularly Germany (he was heavily influenced by philosophers living in Berlin at the time).
Amiel wrote poetry as well as philosophy, but it was only after his death that his fame really took off.
This was aided by the production of an English translation of Amiel's works by Mary Augusta Ward.
Ward helped to bring Amiel's thought to new, sympathetic audiences.
During his lifetime, he worked as a professor of moral philosophy in Geneva.
"Journal Intime" ("Intimate diary") begins with Amiel writing in April of 1868, and includes diary entries from the author up until April of 1881, mere days before the philosopher's death.
Amiel provides his opinion not only on various philosophical topics, including God, the nature of existence, and ethics, but also of contemporary writers, musicians, and artists, the author managing to include profound musings in almost every entry.
Henri-Frédéric Amiel (1821–1881) | Bibliothèque publique et universitaire de Genève
Henri-Frédéric Amiel: "Diario intimo", (frammento)
12 giugno 1871: - "Il numero fa legge, ma il bene non ha nulla a che fare con le cifre.
Ogni finzione si paga, e la democrazia riposa su questa finzione legale, che la maggioranza ha non solo la forza ma anche la ragione, che essa possiede la saggezza contemporaneamente al diritto.
Finzione pericolosa, perché è adulatrice. I demagoghi hanno sempre accarezzato il senso intimo delle masse.
Le masse saranno sempre al di sotto della media.
D’altronde, la maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci.
Sarà la punizione del suo principio astratto dell’uguaglianza, che dispensa l’ignorante dall’istruirsi, l’imbecille dal giudicarsi, il bambino dall’essere uomo, e il cattivo soggetto dall’emendarsi.
Il diritto pubblico fondato sulla uguaglianza virtuale andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze.
Disconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè il lavoro individuale: finirà con il trionfo della feccia e dell’appiattimento".
Henri-Frédéric Amiel (1821–1881)
È autore di un "Diario intimo", il libro per cui è tuttora conosciuto.
Dopo la morte Amiel, i suoi esecutori testamentari pubblicarono una parte del "Diario intimo" che aveva regolarmente tenuto per più di trent'anni; questo testo, che acquistò immediatamente una celebrità mondiale, gli assicurò quella gloria che da vivo aveva invano sognata.
I quaderni, sono stati scritti da Amiel tra il 1847-1881 - 174 in tutto per diciassettemila pagine.
La prima edizione, in due volumi, con il titolo Fragments d'un Journal intime, fu pubblicata nel 1883-1884 diventando, al contrario degli scritti in vita, uno dei fenomeni letterari più importanti della seconda metà dell'800.
Nel 1923, Bernard Bouvier pubblicava una nuova scelta ampliata rispetto a quella della Mercier (Ginevra-Parigi 1923, tre volumi).
In questa nuova edizione vedono luce tutte quelle intime dichiarazioni di coscienza che il moralismo della Mercier aveva soppresso, rendendo il Journal uno specchio fedele dello spirito del suo autore e, soprattutto, delle ansie e del travaglio intimo, della delusione e delle aspirazioni della generazione del '48.
René Magritte (1898-1967) | Golconde