Max Slevogt (8 October 1868 - 20 September 1932) was a German Impressionist painter and illustrator, best known for his landscapes.
He was, together with Lovis Corinth and Max Liebermann, one of the foremost representatives in Germany of the plein air style.
He was born in Landshut, Germany, in 1868. From 1885 to 1889 he studied at the Munich Academy, and his early paintings are dark in tone, exemplifying the prevailing style in Munich.
In 1889 Slevogt visited Paris, where he attended the Académie Julian. In 1896, he drew caricatures for the magazines Simplicissimus and Jugend, and the next year he had his first solo exhibition in Vienna.
Toward the end of the 1890s his palette brightened.
He travelled again to Paris in 1900, where he was represented in the German pavilion of the world exhibition with the work Scheherezade, and was greatly impressed by the paintings of Édouard Manet.
In 1901 he joined the Berlin Secession.
A trip to Egypt in 1914 resulted in 21 oil paintings in a fresh bright style, as well as numerous watercolors and drawings; on the return journey he stopped off in Italy.
In June he acquired the country seat Neukastel. After the outbreak of World War I he was sent as official war painter to the western front.
The war experience brought about a search for new style appropriate to the expression of the horrors of war.
In the same year he became a member of the Prussian Academy of Arts in Berlin.
He designed scenery for the performance of Mozart's Don Giovanni in the Dresdner state opera in 1924.
His work was part of the painting event in the art competition at the 1928 Summer Olympics.
In 1929 he was given a large 60th birthday exhibition in the Prussian academy of the arts in Berlin.
During the last year of his life he worked on the religious mural Golgatha in the peace church in Ludwigshafen on the Rhine. It was destroyed by bombing raids during World War II.
Max Slevogt died in Leinsweiler (at that time in the Rheinpfalz part of Bavaria) in 1932.
He is buried in the burial place of the family Finkler east of his house, the so-called Slevogthof (with wall paintings) at Neukastel. | Source: © Wikipedia
Max Slevogt (Landshut, 8 ottobre 1868 – Leinsweiler, 20 settembre 1932) è stato un pittore Tedesco.
Pittore impressionista famoso soprattutto per i suoi paesaggi, è stato insieme a Lovis Corinth e Max Liebermann, uno dei massimi rappresentanti dell'En plein air.
Nacque l'8 ottobre 1868 a Landshut, in Germania.
Dal 1885 al 1989 studiò all'Accademia di Monaco di Baviera ed i suoi primi dipinti furono tutti in bianco e nero, nel tipico stile della città di quegli anni.
Nel 1889 visitò Parigi ed iniziò a frequentare l'Académie Julian.
Nel 1896 disegnò delle caricature per i periodici Simplicissimus e Jugend, mentre l'anno seguente fece la sua prima mostra individuale a Vienna.
Verso la fine degli anni '90 Slevogt arrivò al successo. Viaggiò di nuovo a Parigi, dove presentò nel padiglione tedesco di una mostra a livello mondiale il suo quadro Scheherezade e dove rimase molto colpito dai dipinti di Édouard Manet.
Nel 1901 si unì alla Berliner Secession.
Durante un viaggio in Egitto nel 1914 realizzò 21 tra disegni ed acquerelli e nel ritorno si fermò in Italia.
Nel giugno dello stesso anno acquistò la tenuta Neukastel.
Dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale fu inviato come ufficiale-pittore sul fronte occidentale.
L'esperienza che ne derivò fu tale che l'artista cambiò il proprio stile in modo tale da descrivere meglio gli orrori della guerra.
Nello stesso anno divenne membro dell'Accademia Reale delle Arti di Berlino.
Ne 1924 disegnò lo scenario per l'opera di Mozart Don Giovanni per il teatro di Dresda.
Nel 1929 venne organizzata una grande mostra in occasione del suo sessantesimo compleanno all'Accademia delle Arti di Prussia, a Berlino.
Nell'ultimo anno della sua vita lavorò al murale religioso Golgotha nella chiesa della pace di Ludwigshafen, vicino al Reno. Sarà distrutto da un bombardamento durante la Seconda guerra mondiale.
Morì in Germania nel 1932. Il suo corpo sarà poi sepolto nella cripta della famiglia Finkler vicino alla sua dimora a Neukastel, che sarà poi chiamata Slevogthof in suo onore.
Onorificenze
Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti- 1925.