Berthe Morisot was an essential figure in the Impressionist movement (a small group of inventive creators who organized independent exhibitions in protest against established art institutions in Paris).
Morisot’s paintings are visual poems.
Staying true to the tenets of impressionism, at first glance, you immediately notice her loose brushstrokes and colors that reflect the hues of nature.
Then, you realize later the absorbing quality of her work. Her paintings are hard to stop thinking about when you leave them.
Why?
Because Morisot had an understanding of women and their experiences that was uncommon for an artist at the time.
She painted women existing in their everyday lives in a way that was not present in the work of her male counterparts.
Rather than simply looking at these women, in Morisot’s work, you take time to think about what it’s like to be them and in their world. | National Gallery of Art
Berthe Marie Pauline Morisot (January 14, 1841 - March 2, 1895) was a French painter and a member of the circle of painters in Paris who became known as the Impressionists.
In 1864, Morisot exhibited for the first time in the highly esteemed Salon de Paris. Sponsored by the government and judged by Academicians, the Salon was the official, annual exhibition of the Académie des beaux-arts in Paris.
Her work was selected for exhibition in six subsequent Salons until, in 1874, she joined the "rejected" Impressionists in the first of their own exhibitions, which included Paul Cézanne, Edgar Degas, Claude Monet, Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir and Alfred Sisley. It was held at the studio of the photographer Nadar.
Morisot went on to participate in all but one of the following eight impressionist exhibitions, between 1874-1886.
Morisot was married to Eugène Manet, the brother of her friend and colleague Édouard Manet.
She was described by Gustave Geffroy in 1894 as one of "les trois grandes dames" of Impressionism alongside Marie Bracquemond and Mary Cassatt.
Style and technique
Because she was a female artist, Morisot's paintings were often labeled as being full of "feminine charm" by male critics, for their elegance and lightness.
In 1890, Morisot wrote in a notebook about her struggles to be taken seriously as an artist:
"I don't think there has ever been a man who treated a woman as an equal and that's all I would have asked for, for I know I'm worth as much as they".
Her light brushstrokes often led to critics using the verb "effleurer" (to touch lightly, brush against) to describe her technique.
In her early life, Morisot painted in the open air as other Impressionists to look for truths in observation.
Around 1880 she began painting on unprimed canvases - a technique Manet and Eva Gonzalès also experimented with at the time - and her brushwork became looser.
In 1888-89, her brushstrokes transitioned from short, rapid strokes to long, sinuous ones that define form.
The outer edges of her paintings were often left unfinished, allowing the canvas to show through and increasing the sense of spontaneity.
After 1885, she worked mostly from preliminary drawings before beginning her oil paintings.
She also worked in oil paint, watercolors, and pastel simultaneously, and sketched using various drawing media. Morisot's works are almost always small in scale.
Morisot creates a sense of space and depth through the use of color. Although her color palette was somewhat limited, her fellow impressionists regarded her as a "virtuoso colorist".
She typically made expansive use of white to create a sense of transparency, whether used as a pure white or mixed with other colors. In her large painting, The Cherry Tree, colors are more vivid but are still used to emphasize form.
Inspired by Manet's drawings, she kept the use of color to the minimum when constructing a motif.
Responding to the experiments conducted by Manet and Edgar Degas, Morisot used barely tinted whites to harmonize the paintings.
Like Degas, she played with three media simultaneously in one painting: watercolor, pastel, and oil paints.
In the second half of her career, she learned from Renoir by mimicking his motifs.
She also shared an interest in keeping a balance between the density of figures and the atmospheric traits of light with Renoir in her later works. | Source: © Wikipedia
Berthe Morisot è stata una figura essenziale nel movimento Impressionista (un piccolo gruppo di creatori inventivi che ha organizzato mostre indipendenti in segno di protesta contro le istituzioni artistiche consolidate a Parigi).
I dipinti di Morisot sono poesie visive.
Rimanendo fedele ai principi dell'impressionismo, a prima vista si notano immediatamente le sue pennellate sciolte ed i suoi colori che riflettono le sfumature della natura.
Poi, ti rendi conto in seguito della qualità avvincente del suo lavoro.
È difficile smettere di pensare ai suoi dipinti quando li lasci.
Come mai?
Perché Morisot aveva una comprensione delle donne e delle loro esperienze che non era comune per un artista dell'epoca.
Ha dipinto le donne che esistono nella loro vita quotidiana in un modo che non era presente nel lavoro dei suoi colleghi maschi.
Invece di guardare semplicemente queste donne, nel lavoro di Morisot, ti prendi del tempo per pensare a com'è essere loro e nel loro mondo.| National Gallery of Art
Berthe Marie Pauline Morisot (Bourges, 14 gennaio 1841 - Parigi, 2 marzo 1895) è stata una pittrice impressionista Francese.
Stile
Berthe Morisot è stata una delle interpreti più significative, fantasiose e vivaci del movimento impressionista.
È importante notare inoltre come la Morisot, insieme a Mary Cassat, Eva Gonzalès e Marie Bracquemond, sia stata una delle poche pittrici impressioniste.
Ciò acquista ancora maggiore rilevanza in considerazione del fatto che le donne ricoprivano un ruolo subalterno nella società dell'epoca, tanto che la pittura era considerata una pratica esclusivamente maschile: basti per tutti l'esempio della École des Beaux-Arts di Parigi, che negò il diritto di istruzione alle donne fino al 1897.
Per emergere in un ambiente così fortemente ostile, dunque, le donne oltre ad un indubbio talento artistico dovevano possedere anche una forte personalità.
Berthe Morisot si segnalò brillantemente e, nonostante la società del tempo faticasse ad accettare l'emancipazione femminile, divenne in poco tempo un modello d'indipendenza, di tenacia e di talento anche per i colleghi maschi:
«Soltanto una donna ebbe la capacità di creare uno stile, e quella donna fu Berthe Morisot. I suoi quadri sono le uniche opere che non potrebbero essere distrutte senza creare un vuoto, uno iato nella storia dell'arte» - (George Moore)
Gli esordi della Morisot risentono grandemente dell'influenza del maestro Corot, dal quale derivò un sincero amore per la pittura all'aria aperta, a diretto contatto con la natura, e uno stile molto libero e prensile ai valori luminosi. Furono dati stilistici fondamentali che agevolarono il suo successivo approdo alla pittura impressionista, alla quale si accostò grazie alla conoscenza di Édouard Manet, il cui esempio fu di grandissima importanza per la pittrice (anche se è lecito parlare di una reciproca influenza).
In questo modo Berthe ruppe con gli schemi troppo rigidi e si indirizzò verso una pittura più ariosa, intrisa di luce e piena di fragranza e lievità.
Il suo tratto divenne più sciolto e sfumato, dando un'impressione di immediatezza e di spontaneità: «Nessuno rappresenta l’impressionismo con un talento più raffinato e con maggiore autorità» asseriva estasiato Gustave Geoffrey nel 1881.
Dal punto di vista tematico la Morisot si cimentò in marine, paesaggi, ritratti en plein air e numerosi altri generi. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che molti ritenevano disdicevole per una donna la professione di pittrice: anche la sua arte risentì di questi pregiudizi, che le diedero grandissime difficoltà a dipingere all'aperto od in luoghi pubblici e la resero pertanto indifferente ed estranea alle questioni sociali che agitavano la vita parigina in quei decenni.
Per questo motivo la Morisot maturò una naturale predilezione per il mondo femminile e, soprattutto, domestico, compiacendosi «di rappresentare i particolari delle vesti femminili, la biancheria fine, le stoffe morbide che dipinge con tocco abile e leggero» (Pierre Lavedan).
Berthe diede infatti i risultati più alti dipingendo interni e scene casalinghe, con donne eleganti della media e alta borghesia ritratte in casa o in giardino, in varie ore della giornata. Ricorrendo frequentemente ai tagli fotografici, così come faceva Degas, la Morisot licenziò quadri sereni e profondi raffiguranti per lo più donne colte nell'intimità dell'ambiente domestico: una straripante fonte d'ispirazione, in tal senso, fu la sua famiglia, dal cui microcosmo attinse numerosissime volte, dai ritratti della sorella e della madre (La culla, La lettura) alle immagini della figlioletta Julie.
Nonostante le sue immagini restituiscano in genere una sensazione radiosa, Berthe non fu mai però un'artista superficiale: un dato costante della sua arte è infatti l'analisi interiore dei personaggi, condotta con grande penetrazione psicologica, probabilmente influenzata in questo dall'amicizia con molti letterati, in particolare Stéphane Mallarmé. | Fonte: © Wikipedia