La luna rossa, il vento, il tuo colore
di donna del Nord, la distesa di neve...
Il mio cuore è ormai su queste praterie,
in queste acque annuvolate dalle nebbie.
Ho dimenticato il mare, la grave
conchiglia soffiata dai pastori siciliani,
le cantilene dei carri lungo le strade
dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie,
Baldassarre Longoni (1876-1956) | Terre dorate d'Italia, Mietitura, 1940 |
ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru
nell'aria dei verdi altipiani
per le terre e i fiumi della Lombardia.
Ma l'uomo grida dovunque la sorte d'una patria.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
Oh, il Sud è stanco di trascinare morti
in riva alle paludi di malaria,
è stanco di solitudine, stanco di catene,
è stanco nella sua bocca
delle bestemmie di tutte le razze
che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi,
che hanno bevuto il sangue del suo cuore.
Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti,
costringono i cavalli sotto coltri di stelle,
mangiano fiori d'acacia lungo le piste
nuovamente rosse, ancora rosse, ancora rosse.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
E questa sera carica d'inverno
è ancora nostra, e qui ripeto a te
il mio assurdo contrappunto
di dolcezze e di furori,
un lamento d'amore senza amore.
Teofilo Patini | Bestie da Soma, 1886 |
The red moon, the wind, your complexion
of a woman of the North, the expanse of snow…
My heart lies among these grasslands now,
in these waters clouded by fog.
I forget the sea, the sombre
conch blown by Sicilian shepherds,
the rumble of carts along the streets
where the carob tree trembles in stubble-smoke.
I forget the passage of herons and cranes,
through the air of green highlands
to the fields and rivers of Lombardy.
But people everywhere cry the fate of my country.
Nothing any more will take me South.
Oh, the South is weary of dragging its dead
along the edges of malarial marshes,
weary of solitude, weary of chains,
its mouth wearied
with the curses of all the races
who screamed death, to the echo of its wells,
who drank the blood from its heart.
Teofilo Patini | Bestie da Soma, 1886 (particolare) |
That’s why its children take to their mountains,
drive their horses under a blanket of stars,
eat the acacia flowers along the trails
the freshest red, still red, still red.
Nothing any more will take me South.
And this evening filled with winter
is still ours, and here I repeat to you
my absurd counterpoint
of sweetness and fury
a lament of love without love.