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Willem Kalf | Dutch Golden Age painter

Willem Kalf (1619-1693) was a Dutch Golden Age painter who specialized in still lifes. Later in his life, Kalf became an art dealer and appraiser.

Life and work

Willem Kalf was born in Rotterdam, in 1619. He was previously thought to have been born in 1622, but H. E. van Gelder's important archival research has established the painter's correct place and date of birth. Kalf was born into a prosperous patrician family in Rotterdam, where his father, a cloth merchant, held municipal posts as well.


In the late 1630s, Willem Kalf traveled to Paris and spent time in the circle of the Flemish artists in Saint-Germain-des-Prés, Paris. In Paris he painted mainly small-scale rustic interiors and still lifes.
Kalf's rustic interiors are typically dominated by groups of vegetables, buckets, pots and pans, which he arranged as a still life in the foreground (e.g. Kitchen Still life, Dresden, Gemäldegal; Alte Meister).

Figures usually appeared only in the blurred obscurity of the background. Though painted in Paris, those pictures belong to a pictorial tradition practiced primarily in Flanders in the early 17th century, by such artists as David Teniers the Younger.
The only indication of the French origin of the paintings are a few objects that Flemish exponents of the same genre would not have pictured in their works. Kalf's rustic interiors had a large influence on French art in the circle of the Le Nain brothers.




The semi-monochrome still lifes which Kalf created in Paris from a link to the banketjes or 'little banquet pieces' painted by such Dutch artists as Pieter Claesz, Willem Claeszoon Heda and others in the 1630s.
During the 1640s, Kalf further developed the banketje into a novel form of sumptuous and ornate still life (known as pronkstilleven), depicting rich groupings of gold and silver vessels.
Like other still lifes of this period, these paintings were usually expressing vanitas allegories.

Still lifes

Kalf's magnificent still life paintings vary little in their structure, and most of them actually feature the same objects.
Usually, a damask cloth or tapestry is draped upon a table on which there is tableware, with gold and silver vessels, many of which have been identified as work of specific goldsmiths, such as Johannes Lutma.
There is almost always a Chinese porcelain bowl, often tilted so that the fruits tumble out of it. | © Wikipedia









Willem Kalf o Kalff (1619-1693) è stato un pittore Olandese, uno dei più grandi della scuola olandese-fiamminga di natura morta.

Biografia

Nacque a Rotterdam da agiata famiglia, il padre era commerciante di tessuti. Poche le notizie sulla sua formazione artistica.
Malgrado le notizie tramandateci da Arnold Houbraken, oggi si dubita che abbia frequentato ad Haarlem la bottega di Hendrik Pot, del cui stile non vi è traccia nelle sue opere.
Agli inizi del 1640 si trasferì a Parigi,nel quartiere di Saint-Germain- des-Prés, punto di ritrovo degli artisti fiamminghi, dove iniziò la sua produzione di Interni Rustici, che ebbero buon successo e raggiunsero prezzi elevati in Francia.


Nel XVIII secolo artisti come Jean Chardin e François Boucher li acquistarono, e talvolta li rielaborarono.
Contemporaneamente nel suo soggiorno a Parigi si dedicò alla creazione di nature morte "sontuose" (Pronkstilleven), che raffiguravano argenti, porcellane, preziosa vetreria e tappeti orientali (certamente Willem conosceva le opere di Jan Davidsz. de Heem ad Amsterdam).


Questo nuovo genere pittorico, poco conosciuto in Francia, divenne sempre più popolare e la fama di Kalf crebbe enormemente, tanto che molti artisti eseguirono copie dei suoi dipinti.
Dopo i grandi successi ottenuti in terra di Francia, nell'ottobre 1646 Kalf decise di tornare in Olanda.
Si recò prima a Rotterdam e poi a Hoorn, dove nel 1651 sposò Cornelia Pluvier che gli diede quattro figli.
Dal momento del suo ritorno in patria non sappiamo nulla della sua attività pittorica fino al 1653, anno in cui si stabilì ad Amsterdam, città affollata di pittori, commercianti di quadri e clienti facoltosi.
In questa città che ribolliva d'arte Kalf riprese la sua opera.
Le sue tele diventano più piccole e si può notare un progressivo miglioramento della qualità pittorica.


Le sue composizioni sono sempre più intime e la quantità di luce meno intensa. Si ritiene che la sua attività artistica sia terminata dopo il 1680 (ultima opera datata), ma si dedicò al commercio di opere d'arte fino all'ultimo giorno.
Poco è noto della sua vita personale. Non fu proprietario di case, non vi è notizia di lasciti testamentari. Probabilmente non lavorò molto e non ebbe ambizioni di ricchezza.
Il 31 luglio 1693, a 74 anni, tornando alla sua abitazione inciampò e cadde. Si trascinò a casa dolorante e si mise a letto. Come nei suoi dipinti migliori, le luci intorno a lui si fecero sempre più fioche, fino a spegnersi del tutto.


Il signore della luce

Nonostante i grandi elogi e la notorietà che ebbe nella sua vita, durante la quale i suoi contemporanei lo lodarono enormemente (tra questi Gérard de Lairesse), nel XIX secolo le sue opere furono dimenticate.
Ma a seguito del restauro di molte sue tele ritornò al centro dell'attenzione nel secolo successivo, tanto da essere riconosciuto come uno dei più grandi protagonisti di natura morta della sua epoca.
Nel 2007 il museo Boijmans di Rotterdam gli rese il giusto tributo con l'esposizione di 41 delle sue opere migliori, nelle sale del museo Suermondt di Aquisgrana.

Willem Kalf | Still Life with Chinese Bowl and Nautilus / Nautilo e zuccheriera cinese, 1662

La sua tela "Nautilo e zuccheriera cinese", esposta nel museo Thyssen di Madrid, è un'icona della natura morta di tutti i tempi. La luce misteriosa che sembra sprigionarsi dall'interno della conchiglia è un miracolo pittorico mai superato.
Da ricordare anche la "Brocca d'argento con ciotola di porcellana" nella Gallery of Honour del Rijksmuseum, e "Vaso cinese di porcellana", nel museo di Indianapolis.


Raggiunse i vertici della sua produzione artistica dopo il 1660, quando mostrò di non essere solo un artista molto abile nel gioco delle ombre e dei riflessi di luce, ma di avere assoluta padronanza nell'uso dei colori, come si può osservare nella sua tela esposta alla National Gallery di Londra: Drinking-Horn (Corno potorio).
Se Jan de Heem può essere considerato artista più completo, bisogna riconoscere al Kalf una straordinaria abilità nel creare effetti di luce, da grande illusionista del pennello. In questo fu insuperabile.