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Boris Pasternak | Sometime at a concert hall.. / Negli anni un giorno o l'altro in un concerto, 1931

Boris Beside The Baltic At Merekule 1910 | Portrait by his father Leonid Pasternak

Negli anni un giorno o l'altro in un concerto
Mi soneranno Brahms, - proverò la nostalgia.
Trasalirò, ricorderò l'unione di sei cuori,
I passeggi, i bagni, l'aiola di casa mia.

La fronte dritta della pittrice, timida come sogno,
Con un sorriso mite, un beato sorriso,
Un sorriso immenso e chiaro, come globo,
Il sorriso della pittrice, la fronte e il viso.

Mi soneranno Brahms, - mi abbandonerò,
Ricorderò l'acquisto di provviste e grano,
I gradini del terrazzo e l'arredo delle stanze,
Mio fratello, mio figlio, l'aiola, l'ontano.

La pittrice macchiava l'erba coi colori,
Le cadeva la tavolozza, metteva nelle tasche
Gli arnesi da disegno e i pacchetti di veleno,
Che si chiamano «Basma» e promettono l'asma.

Mi soneranno Brahms, – mi abbandonerò,
Ricorderò l'ostinata sterpaglia, l'ingresso e il tetto,
Il balcone semioscuro e il vivaio delle stanze,
Il sorriso, le ciglia, la bocca e l'aspetto.

E di colpo avrò gli occhi umidi di pianto
E sarò zuppo prima ancora d'essermi sfogato.
Dalle fessure usciranno i dintorni, i volti,
Gli amici, la famiglia, l'amaro passato.

E cinto il canto, come si cinge un albero,
Formeranno un cerchio sul prato intermezzo,
Come ombre, quattro famiglie gireranno
Con un puro, come l’infanzia, motivo tedesco.

Leonid Pasternak | Boris and Alexander


Sometime at a concert hall, in recollection...

Sometime at a concert hall, in recollection,
A Brahms intermezzo will wound me-I'll start,
Remember that summer, the flowerbed garden,
The walks and the bathing, the tryst of six hearts,

The awkward, shy artist, with steep, dreamlike forehead,
Her smile, into which one would dive for a while,
A smile, as good-natured and bright as a river,
Her artist's appearance, her forehead, her smile.

They'll play me some Brahms-I will shudder, surrender,
And in retrospection the sounds will evoke
That faraway summer, the hoard of provisions,
My son and my brother, the garden, the oak.

The artist would stuff in her overall pockets
Her pencils, and objects with fanciful names,
Or would, inadvertently dropping her palette,
Turn much of the grass into colourful stains.

They'll play me some Brahms-I'll surrender, remember
The stubborn dry brushwood, the entrance, the roof,
Her smile and appearance, the mouth and the eyebrows,
The darkened verandah, the steps and the rooms.

And suddenly, as in a fairytale sequence,
The family, neighbours and friends will appear,
And-memories crowding-I'll drown in my weeping
Before I have time to have shed all my tears.

And, circling around in a swift intermezzo-
Embracing the song like a treetrunk at noon,
Four families' shadows will turn on the meadow
To Brahms's compelling and childhood-clear tune

Leonid Pasternak | Boris Pasternak Writing, 1919 | Tate Gallery