Francesco Paolo Michetti was an Italian painter🎨 known especially for his genre works.
He was born in Tocco da Casauria in the Province of Chieti. His father having died when he was a boy, Michetti was forced to work with a local artisan.
In 1868, Michetti was awarded a stipend by the province to study at the Accademia (now Istituto) in Naples under Domenico Morelli🎨.
Among his colleagues was Eduardo Dalbono. There he also interacted with Filippo Palizzi🎨, Giuseppe De Nittis🎨 and Marco De Gregorio, artists of the School of Resina. Disciplinary problems soon caused Michetti to return to Chieti.
He began to spend time in Francavilla a Mare, which by 1878 would be his residence.
He traveled to Paris, encouraged and supported by De Nittis, by the patron Beniamino Rotondo, and by the art merchant Reutlinger.
In Paris, he exhibited in the Salon of 1872: "Ritorno dall'erbaggio", "Dream of Innocence" and "The Pumpkin Harvest". He also exhibited at Salons in 1875 and 1876.
In 1874, he befriended the Spanish painter Mariano Fortuny🎨 in Naples.
In 1877, with his "Corpus Christi Procession", a highly colorful, efervescent depiction of a festival, he became recognized as one of the best in the schools exhibition.
The next year in Paris, he exhibited "Springtime and Love"🎨, a depiction of families enjoying a hilltop above a village with a broad view of the sea and sky.
At the 1880 National Exposition in Turin, Michetti exhibited "Palm Sunday", the "Pescatrici di londine" and "I Morticelli".
Gubernatis remarks on the vivaciousness of these works, and says:
"[the] success of Naples had intoxicated the mind of the young artist, and he bitterly resented that having been led astray in search of the strange and far-fetched, he had suffered shipwreck in the indecipherable.
While some proclaimed that these paintings established his indisputable fame, (some thought) those works had greater success than they deserved. From all sides (there was) exaggeration, and while Michetti had abandoned himself to his flaws, drifting from his eagerness to become a colorist to a display that bordered on the baroque, much to the opinion that sometimes the thrill of his palette convulsed his criterion of artist.
But alongside these defects were revealed most positive qualities: the feeling and poetry of the real, unlike many others, even among the best, who do not see anything beyond their given direction of art, beyond the school which are affiliated".
At the 1881 Exhibition of Milan, he was a prolific exhibitor with 34 paintings, mostly studies of faces, full of sentiment, and seascapes, full of windblown sails.
Gubernatis states that it was "a phantasmagory of form and color, that reveals the fecundity and courage of the artist".
The painting "Il Voto🎨" describes the zealous and ecstatic devotion of lower classes for an icon and reliquary.
He is described as having a "temperament violent yet refined, restless, irrepressibly investigational".
While he lived at a picturesque Francavilla al mare, and is known for his genre and pastoral scenes, his output included historic and religious themes.
Later in life, he was awarded🎨 recognition.
- In 1896 he was named a member of the Accademia Pontaniana of Naples;
- In 1903, he was admitted in to the Roman Academy of St Luke;
- In 1911 was named honorary president of the regional committee for the Esposizione pescarese nel 1911;
- In 1913 he was named to the commissione ordinatrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna of Rome.
- In June 1909, he was nominated to be an Italian senator.
He had three children, Elvira Michetti, Giorgio Michetti and Liberato.
His son, Giorgio Michetti, was a World War I flying ace.
Francesco Paolo Michetti died in Francavilla al Mare on March 5, 1929, after contracting pneumonia. | © Wikipedia
Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 2 ottobre 1851 - Francavilla al Mare, 5 marzo 1929) è stato un pittore e fotografo Italiano🎨.
Francesco Paolo Michetti compie i primi studi artistici a Chieti. Il suo innegabile talento induce la città abruzzese a conferirgli nel 1868 un pensionato per studiare presso l’Accademia di belle arti di Napoli.
Nella città partenopea è attratto soprattutto dal realismo di Domenico Morelli🎨, dei Palizzi🎨 e dei pittori della scuola di Resina.
Nonostante la frequentazione saltuaria dei corsi accademici, nel 1869 consegue per due volte il premio di incoraggiamento destinato ai migliori studenti.
Nel 1871 si lega, probabilmente attraverso Giuseppe De Nittis🎨, al mercante Friederich Reitlinger, per il quale dipinge opere destinate al mercato internazionale.
Già in quest’anno suoi lavori sono esposti alla Nineteenth Annual Winter Exhibition della French Gallery di Londra, mentre l’anno successivo presenta al Salon parigino "Ritorno dall’orto" e "Sonno dell’innocenza", acquistati dall'influente mercante Adolphe Goupil per trarne delle riproduzioni a stampa.
Artista in ascesa attira l'attenzione della critica e vince uno dei due premi🎨 per la pittura all’Esposizione nazionale Napoli del 1877 con "La processione del Corpus Domini". Le partecipazioni a importanti rassegne divengono alla fine del decennio sempre più intense. Nel 1882 illustra "Canto Novo" di Gabriele d’Annunzio🎨 edito da Angelo Sommaruga.
L’anno successivo segna una svolta nella produzione dell’artista.
Il monumentale dipinto "Il voto"🎨, presentato all’Esposizione internazionale di Roma, colpisce la critica e il pubblico per il verismo con cui è descritta la festa di San Pantaleone a Miglianico.
L’opera, recensita da d’Annunzio sulle pagine del “Fanfulla della Domenica”, entra nelle collezioni della Galleria nazionale d’arte moderna.
Nello stesso periodo Michetti acquista il convento di Santa Maria Maggiore a Francavilla, dove vengono ospitati gli amici Costantino Barbella, d’Annunzio, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio e Francesco Paolo Tosti.
La nuova casa diviene così un polo d’attrazione per artisti come Giulio Aristide Sartorio, Guido Boggiani e Basilio Cascella, che vi trascorrono lunghi periodi dipingendo in reciproca compagnia.
Francesco Paolo Michetti | Giuseppe Verdi, 1887
Particolarmente stretto è il rapporto con d’Annunzio, che a Francavilla scrive "Il piacere" (1883-84), "L’innocente" (1890-92) e una parte del "Trionfo della morte" (1889-94).
In compagnia dello stesso d’Annunzio, di Barbella e dello studioso di folklore locale Antonio De Nino l’artista si reca in visita nelle più remote località abruzzesi per realizzare reportage fotografici in occasione delle festività tradizionali, raccogliendo il ricco materiale iconografico più tardi utilizzato nelle tele monumentali "Le serpi" e "Gli storpi" (entrambi Francavilla a Mare, Museo Michetti) presentate nel 1900 all’Esposizione universale di Parigi.
Nel 1895 il dipinto "La figlia di Jorio"🎨 (Pescara, Palazzo della Provincia) è premiato🎨 alla I Biennale di Venezia.
Negli ultimi trent’anni della sua vita, lavora in maniera ciclica sui temi di abruzzesi, cogliendo l’essenza ultima del reale attraverso una pittura fatta di linee e segni sempre più astrattizzanti.
Nominato Senatore del Regno nel 1909, l’anno successivo accetta di inviare alla Biennale di Venezia quindici paesaggi abruzzesi, esposti un’unica sala.
Si tratta della sua ultima uscita pubblica, seguita da vani tentativi di convincerlo a presentare nuovamente al pubblico le sue opere.
Nel 1912 accetta, tuttavia, di far parte della Commissione ordinatrice della Galleria nazionale d’arte moderna e nel 1921 della Commissione acquisti della stessa istituzione.
Si spegne nel convento di Francavilla per una polmonite il 5 marzo 1929.