Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Whore of Babylon | Accademia Venice
Jacobello Alberegno also Jacobello Albaragno or Jacopo Alberegno (born before 1367; died before July 14, 1397 in Venice) was an Venetian painter active in the second half of the fourteenth century.
Jacobello Alberegno was fixed in the tradition of early Venetian painting masterpieces.
His background and training are unknown, but he seems to been close to the artistic conception Paolo Veneziano and Giusto de Menabuoi to have.
The proximity to Giusto de Menabuoi suggesting contacts or a good knowledge of painting schools in Padua.
In addition to a document by being mentioned as already dead, there is a signed Triptych depicting the Crucifixion with Saints Gregory and Jerome of his hand.
From this work, be attributed to him by some art historians even five panels depicting the Apocalypse. All plants are located in the Gallerie dell'Accademia in Venice.
Title: Polyptych of the Apocalypse
Date: Between 1360 and 1390.
Medium: Tempera on panel, 95 x 61 cm (centre), 45 x 33 cm (sides.)
Collection: Gallerie dell'Accademia, Venice.
Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Final Judgement | Accademia Venice
Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Final Judgement (detail) | Accademia Venice
Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Harvest of the World | Accademia Venice
Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Vision of St. John | Accademia Venice
Jacobello Alberegno | Polyptych of the Apocalypse | Vision of Knights | Accademia Venice
Jacobello Alberegno - Pittore veneziano attivo nella seconda metà del Trecento, morto sicuramente prima del 14 luglio 1397 (Paoletti, 1895; Testi, 1909).
La sua firma "Iacob / us Albe / regno / pi(n)sit" compare sulla tavola di sinistra di un trittico della Gall. dell'Accademia di Venezia che raffigura, al centro, Cristo crocifisso tra Maria e Giovanni ed, ai lati, S. Gregorio e S. Girolamo.
Il catalogo di Alberegno si limita a questa opera firmata, già segnalata da Lanzi (1809) nella Coll. Molin, e alle tavole appartenenti a un polittico dell'Apocalisse, sempre nella Gall. dell'Accademia di Venezia, che gli sono state convincentemente attribuite da Longhi (1947).
Il trittico della Crocifissione, databile all'ultimo quarto del secolo, mostra, soprattutto nella tavola centrale, stretti rapporti con la pittura padovana, non solo con Giusto de' Menabuoi (Longhi, 1947), ma anche con la più antica tradizione del Guariento (Ragghianti, 1972), mentre è sempre stata ribadita la venezianità dei santi laterali (Pallucchini, 1964) sulla linea delle formule di Lorenzo e Jacobello di Bonomo.
Jacobello Alberegno | Triptych Crucifixion, 1350-1360
Il polittico frammentario dell'Apocalisse, già in S. Giovanni Evangelista di Torcello (Venezia, Gall. dell'Accademia) è costituito oggi da cinque tavole con la Visione di s. Giovanni, la Vendemmia, la Grande meretrice, la Cavalcata dei re e il Giudizio universale.
Nell'opera, a suo tempo attribuita a Giusto de' Menabuoi (Ciartoso Lorenzetti, 1927) e ad un suo collaboratore (Bettini, 1944; 1960), Longhi (1947) riconobbe la mano di Alberegno, per via delle stringenti affinità stilistiche con il trittico della Crocifissione.
Le cinque tavole replicano puntualmente le analoghe scene del ciclo apocalittico affrescato da Giusto nell'abside del battistero di Padova, di cui danno un'elegante e sofisticata versione, confermando il legame diretto di Alberegno con l'ambiente padovano della seconda metà del Trecento. | © Treccani
Jacobello Alberegno | Heavenly Jerusalem | Hermitage Museum St. Petersburg, Russia