Copying was an essential part of any 19th century artist’s education and the Musée du Louvre - unlike most academies and ateliers - was open to both men and women who studied its many masterpieces.
Louis Béroud was a regular copyist at the Louvre; indeed, in August 1911, it was Béroud who alerted authorities that Leonardo da Vinci’s Mona Lisa was missing (the painting, stolen by Vincenzo Peruggia, was returned two years later).
Béroud so relished the practice of copying works in the museum's collection, that he made at least twenty-six compositions of the subject.
Here, a woman in blue paints at an easel positioned in front of Leonardo’s monumental painting of the so-called Virgin of the Rocks.
Sitting on a stool with a protective tarp beneath her, she raises her right arm, touching her paintbrush to the surface of the canvas, her left hand resting on her hip, and a ready rag spills out of the box of supplies open on a stool to her left.
Almost all of the copyists in Béroud’s scenes are women who enjoyed access to the museum as amateur painters. | © Sotheby's
Louis Béroud | An elegantly dressed copyist at the Louvre, 1898 | Sotheby's
La copia era una parte essenziale dell'istruzione di qualsiasi artista del XIX secolo e il Musée du Louvre, a differenza della maggior parte delle accademie e degli atelier, era aperto sia agli uomini che alle donne che studiavano i suoi numerosi capolavori.
Louis Béroud era un copista abituale al Louvre; infatti, nell'agosto del 1911, fu Béroud ad avvertire le autorità che la Gioconda di Leonardo da Vinci era scomparsa (il dipinto, rubato da Vincenzo Peruggia, fu restituito due anni dopo).
Béroud amava così tanto la pratica di copiare opere nella collezione del museo, che realizzò almeno ventisei composizioni del soggetto.
Qui, una donna in blu dipinge su un cavalletto posizionato di fronte al monumentale dipinto di Leonardo della cosiddetta Vergine delle Rocce.
Seduta su uno sgabello con un telo protettivo sotto di lei, solleva il braccio destro, toccando la superficie della tela con il pennello, la mano sinistra appoggiata sul fianco, ed uno straccio pronto fuoriesce dalla scatola di materiali aperta su uno sgabello alla sua sinistra.
Quasi tutte le copiste nelle scene di Béroud sono donne che hanno avuto accesso al museo come pittrici dilettanti. | © Sotheby's
Louis Béroud | The Copyists in the Louvre, 1909
Per i studenti del diciannovesimo secolo, il Louvre custodiva l'intera storia dell'arte sulle sue affollate pareti ed offriva una generosa scelta di studio; a differenza della maggior parte delle Accademie e degli atelier, tuttavia, l'accesso era aperto ad uomini e donne.
Vedere e copiare i capolavori del museo era una parte importante della formazione di un artista ed una pratica che Louis Béroud apprezzava es, abilmente ed in modo alquanto unico, usava come soggetto di almeno ventisei delle sue composizioni.
Louis Béroud | The Copyists in the Louvre, 1909
In effetti, Louis Béroud era un visitatore così assiduo del Louvre che gli viene attribuito il merito di aver lanciato l'allarme dopo aver scoperto il furto della "Gioconda" nel 1911. | Fonte: Sotheby's
Dopo aver visitato il Louvre, un visitatore americano osservava che "lungo le gallerie sono presenti numerosi stand temporanei, cavalletti, ecc., in cui gli artisti sono costantemente al lavoro per copiare i quadri per i quali possono avere ordini o per cui sperano di trovare acquirenti" (come citato in Barbara Stern Shapiro, Piacere di Parigi: Daumier a Picasso, Boston, 1991, p. 108).
Incontrare un artista che lavora ed i suoi accessori non era un evento raro per il frequentatore di musei del diciannovesimo secolo.
Guardare e copiare i capolavori del museo era una parte tradizionale dell'educazione di un artista e di programmi di istruzione meno formali.
Louis Béroud | In the Louvre, 1909
Il Louvre racchiudeva tutta la storia dell'arte, e le sue affollate pareti offrivano una generosità di scelte per diversi studi da parte di entrambi gli uomini e, come raffigura il pittore Francese Louis Béroud (1852-1930) nel presente lavoro, le donne copiste.
La coppia laboriosa si è presa una pausa dal loro studio di fronte a La Latière (The Milkmaid) di Jean-Baptiste Greuze, più lontano a sinistra, e La cruche cassée (The Broken Pitcher), a destra, con L 'di Antoine Watteau L'embarguqment pour Cythère al centro. | © Sotheby's
Louis Béroud | La Place du Louvre, 1902
Louis Béroud | Rubens Room in the Louvre, 1904 | Musée du Louvre