Francesco Trevisani was an Italian painter🎨, active in the period called either early Rococo or late Baroque (barochetto).
Born in Capodistria, Istria (modern Koper now in Slovenia, then part of the Republic of Venice), he was the son of Antonio Trevisani, an architect, by whom he was instructed in the first rudiments of design. He then studied in Venice under Antonio Zanchi.
He moved to Rome, where he remained until his death, in 1746. His brother, Angelo Trevisani remained a prominent painter in Venice.
In Rome, he was supported by Cardinal Pietro Ottoboni.
He was strongly influenced by Carlo Maratta, as it is manifest in his masterpiece, the frescoes in San Silvestro in Capite (1695-1696).
In this commission, he worked alongside Giuseppe Chiari and Ludovico Gimignani. In Rome, he was favored with the patronage of Cardinal Chigi.
Chigi employed him in several considerable works, and recommended him to the protection of Pope Clement XI, who not only commissioned him to paint one of the prophets in San Giovanni Laterano, but engaged him to decorate the cupola of the cathedral in Urbino.
There he represented, in fresco, allegories of the four Quarters of the World, in which he displayed much invention and ingenuity.
He was employed by the Duke of Modena, in copying the works of Correggio and Parmigianino, and also painted in Brunswick, Madrid, Munich, Stockholm and Vienna.
He also shows Maratta's influence in the cartoons for baptismal chapel in St. Peter's Basilica, in the oval with Prophet Baruch in San Giovanni in Laterano, and in the Death of St. Joseph in Sant'Ignazio.
Trevisani painted scenes from the Life of the Blessed Lucy of Narni in the church of Narni (1714-1715).
He also painted the huge canvas for the main altar of the Basilica of the Mafra National Palace in Portugal.
He became a member of the Academy of Arcadia in 1712.
Among his pupils were Francesco Civalli of Perugia, Cav. Lodovico Mazzanti and Giovanni Batista Bruglii.
Trevisani died in Rome in 1746. | © Wikipedia
Francesco Trevisani (Capodistria, 9 aprile 1656 - Roma, 30 luglio 1746) è stato un pittore Italiano🎨.
Allievo a Venezia prima di Antonio Zanchi e poi di Giuseppe Heintz, giunse a Roma, dove la sua carriera si svolse per intero, nel 1678.
Suo mentore fu il cardinale veneziano Pietro Ottoboni, nipote di Alessandro VIII, uno dei più importanti mecenati del momento (erano alle sue dipendenze anche il giovane Filippo Juvarra e alcuni compositori come Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti e Georg Friedrich Händel).
A Roma Trevisani divenne uno dei più importanti artisti che continuarono sulla scia di Carlo Maratta, come è evidente negli affreschi della cappella di S. Chiara a San Silvestro in Capite e nei tre dipinti con Storie della Passione di Cristo nella cappella del crocifisso della medesima chiesa (1696-1697), nei cartoni per i mosaici della cappella battesimale della Basilica di San Pietro (dove succedette al Baciccio nel 1709), nell'ovale con il profeta Baruch per San Giovanni in Laterano (1718 circa), nella pala con la Morte di S. Giuseppe nella cappella Sacripante a Sant'Ignazio, in quella con l'Estasi di S. Francesco nella Chiesa delle SS. Stimmate di San Francesco e nel Festino di Cleopatra della Galleria Spada.
Non ebbe più rapporti con il mondo pittorico veneziano se non per l'aver inviato la pala del Miracolo di Sant'Antonio a San Rocco nel 1734.
Del Trevisani è anche la pala d'altare, raffigurante la Madonna con il Bambino e sant'Antonio, sull'altar maggiore della Basilica di Nostra Signora e di Sant'Antonio a Mafra in Portogallo.
Caratteristico della pittura di Trevisani è il sentimentalismo languido, con il pathos seicentesco che sfuma nell'elegia. Non a caso l'artista (che fu anche poeta) era affiliato all'Accademia dell'Arcadia. | © Wikipedia