From an Antwerp family of painters, Joachim Beuckelaer (1533-1575) trained in the studio of Pieter Aertsen.
In 1560 he became an independent master, and continued to develop themes in painting pioneered by Aertsen, arguably surpassing him in skill.
Both Beuckelaer and Aertsen are particularly known for their market and kitchen scenes, which display provisions and domestic activity with illusionistic details but on an often heroic scale.
These scenes frequently form a foil to a biblical subject in the background, and suggest a deliberate contrast between the physical and the spiritual. | © The National Gallery
Joachim Beuckelaer (Anversa, 1530-1575) è stato un pittore Fiammingo.
Allievo di Pieter Aertsen, suo zio, se ne distacca però per lo stile volutamente di tipo popolaresco, spesso banale nella composizione, per la robusta mano, per il gusto del bel particolare d'effetto; subì le influenze del manierismo di Anversa, con tutti i suoi accademismi, anche di derivazione veneta e toscana.
Alcune sue opere sono conservate in Italia:
- Galleria degli Uffizi a Firenze;
- Museo di Capodimonte a Napoli;
- Galleria di Palazzo Bianco a Genova,
ed ebbero la loro influenza su alcuni pittori italiani del Cinque e del Seicento.
Fra le sue opere si ricordano il Figliol prodigo (Anversa, Museo) e il Porco squartato (Colonia, Wallraf-Richartz Museum), entrambe del 1563, ed il Cristo con Marta e Maria (1565, Stoccolma, Museo Nazionale).