Leaning on a classical ruin, Saint Joseph looks at the Virgin Mary with the Christ Child in her lap. Jesus, in turn, is receiving a roll with the words Ecce Agnus Dei from Saint John.
This Latin inscription meaning Lamb of God refers to the Passion of Christ, who sacrifices himself, just as lambs were sacrified by the Jews, in order to save humanity from sin.
The oak tree standing behind the main group gives its name to the work and separates the figures from the background landscape and the ruins of the Caracalla Baths on the left.
The composition of this work was drawn by Rafael🎨, who probably also made a first sketch, but it would be retouched and finished by Giulio Romano🎨.
We can see its similarity to the composition of The Pearl🎨, also by Raphael🎨, in the importance given to the landscape and the artist´s interest in contrasting light.
Raffaello Sanzio | La Perla, 1518 | Museo del Prado
But the manner of grouping the figures is different: here they are arranged diagonally, rather than in pyramid form.
In 1640, Niccolò Ludovissi gave this work to Philip IV (1605-1665) and it is listed as being in the Monastery of El Escorial in 1667. | © Museo Nacional del Prado
"La Sacra Famiglia sotto la quercia" (o "Madonna della Quercia") è un dipinto ad olio su tavola (144x110 cm) di Raffaello Sanzio🎨 e aiuti, databile al 1518 circa e conservato nel Museo del Prado di Madrid.
- Storia
La datazione si basa su caratteri stilistici. Ne restano numerose copie che testimoniano il successo dell'opera: a Pesaro, Firenze, Bologna, San Pietroburgo, Hampton Court, l'Aia, ecc. La copia fiorentina, alla Galleria Palatina, è detta Madonna della Lucertola per l'aggiunta del piccolo animale sul frammento di colonna in primo piano a destra.
- Descrizione e stile
Accovacciato sopra una rovina classica, san Giuseppe guarda con espressione assorta la Madonna col Bambino in grembo, il quale sta giocando con san Giovannino.
Questi srotola il cartiglio con la scritta Ecce Agnus Dei e Gesù sembra comprenderla, indicandola alla madre con un sorriso, come segno di accettazione del suo destino, la quale reclina il capo verso di lui con il braccio sinistro appollaiato sopra il rudere su cui si staglia un bassorilievo raffigurante Diana.
Giovanni, col tipico attributo della pelliccia da eremita, poggia un piede sulla culla di giunchi colma di cuscini e morbide lenzuola, dai vivi effetti materici. Le figure sono disposte così in diagonale, piuttosto che nella tradizionale forma a piramide.
Il tutto avviene in un paesaggio all'ombra di una quercia, che dà il nome al dipinto, sullo sfondo di una vallata che ricorda quella del Tevere, con una rovina su un colle che richiama la basilica di Massenzio o le Terme di Caracalla.
Con un'orchestrazione cromatica straordinaria, la composizione è riferita a Raffaello, mentre la stesura, non eccelsa nelle figure e incedente su una certa ridondanza di particolari decorativi, è assegnata solitamente a Giulio Romano🎨, mostrando notevoli affinità con opere come La Perla🎨 nello stesso museo. | © Wikipedia