Berthe Morisot (Bourges, 14 gennaio 1841 - Parigi, 2 marzo 1895) è stata una delle interpreti più significative, fantasiose e vivaci del movimento impressionista.
È importante notare inoltre come la Morisot, insieme a Mary Cassat, Eva Gonzalès e Marie Bracquemond, sia stata una delle poche pittrici impressioniste.
Ciò acquista ancora maggiore rilevanza in considerazione del fatto che le donne ricoprivano un ruolo subalterno nella società dell'epoca, tanto che la pittura era considerata una pratica esclusivamente maschile: basti per tutti l'esempio della École des Beaux-Arts di Parigi, che negò il diritto di istruzione alle donne fino al 1897.
Per emergere in un ambiente così fortemente ostile, dunque, le donne oltre ad un indubbio talento artistico dovevano possedere anche una forte personalità.
Berthe Morisot si segnalò brillantemente e, nonostante la società del tempo faticasse ad accettare l'emancipazione femminile, divenne in poco tempo un modello d'indipendenza, di tenacia e di talento anche per i colleghi maschi:
«Soltanto una donna ebbe la capacità di creare uno stile, e quella donna fu Berthe Morisot. I suoi quadri sono le uniche opere che non potrebbero essere distrutte senza creare un vuoto, uno iato nella storia dell'arte» - George Moore.
Gli esordi della Morisot risentono grandemente dell'influenza del maestro Corot, dal quale derivò un sincero amore per la pittura all'aria aperta, a diretto contatto con la natura, e uno stile molto libero e prensile ai valori luminosi.
Furono dati stilistici fondamentali che agevolarono il suo successivo approdo alla pittura impressionista, alla quale si accostò grazie alla conoscenza di Édouard Manet, il cui esempio fu di grandissima importanza per la pittrice (anche se è lecito parlare di una reciproca influenza).
In questo modo Berthe ruppe con gli schemi troppo rigidi e si indirizzò verso una pittura più ariosa, intrisa di luce e piena di fragranza e lievità.
Il suo tratto divenne più sciolto e sfumato, dando un'impressione di immediatezza e di spontaneità: «Nessuno rappresenta l’impressionismo con un talento più raffinato e con maggiore autorità» asseriva estasiato Gustave Geoffrey nel 1881.
Dal punto di vista tematico la Morisot si cimentò in marine, paesaggi, ritratti en plein air e numerosi altri generi.
Non bisogna dimenticare, tuttavia, che molti ritenevano disdicevole per una donna la professione di pittrice: anche la sua arte risentì di questi pregiudizi, che le diedero grandissime difficoltà a dipingere all'aperto od in luoghi pubblici e la resero pertanto indifferente ed estranea alle questioni sociali che agitavano la vita parigina in quei decenni.
Per questo motivo la Morisot maturò una naturale predilezione per il mondo femminile e, soprattutto, domestico, compiacendosi «di rappresentare i particolari delle vesti femminili, la biancheria fine, le stoffe morbide che dipinge con tocco abile e leggero» - Pierre Lavedan.
Berthe diede infatti i risultati più alti dipingendo interni e scene casalinghe, con donne eleganti della media e alta borghesia ritratte in casa o in giardino, in varie ore della giornata.
Ricorrendo frequentemente ai tagli fotografici, così come faceva Degas, la Morisot licenziò quadri sereni e profondi raffiguranti per lo più donne colte nell'intimità dell'ambiente domestico: una straripante fonte d'ispirazione, in tal senso, fu la sua famiglia, dal cui microcosmo attinse numerosissime volte, dai ritratti della sorella e della madre (La culla, La lettura) alle immagini della figlioletta Julie.
Nonostante le sue immagini restituiscano in genere una sensazione radiosa, Berthe non fu mai però un'artista superficiale: un dato costante della sua arte è infatti l'analisi interiore dei personaggi, condotta con grande penetrazione psicologica, probabilmente influenzata in questo dall'amicizia con molti letterati, in particolare Stéphane Mallarmé. | Fonte: © Wikipedia