Danish painter Carl Vilhelm Holsoe (1863-1935), a leading member of the Danish school of painting in the second half of the nineteenth and early twentieth century, was highly regarded by colleagues and collectors alike.
Holsoe trained at the Royal Academy of Copenhagen with Vilhelm Hammershoi, a very close friend and mentor, from 1882-1884.
Holsoe continued his instruction at the Peder Severin Kroyer's Artists' Study School.
Holsoe, Hammershoi, and Peder Ilsted (1861-1933) shared an increasing interest in the study of light and shade and of their effects on surfaces and objects in an interior. Together, the artists later formed the Danish School of Interior Painting.
Beginning in 1888, Holsoe received several grants from the Academy and was able to exhibit his work in Denmark as well as abroad.
In 1889, Holsoe received an honorable mention at an exhibition at the Exposition Universelle de Paris; two years later the artist was awarded a medal in Munich, where he exhibited on a regular basis until 1918.
Escaping from the sentimentality of Golden Age interiors, Holsoe and his contemporaries imbued this traditional genre with a sense of timeless sanctity.
Through the depiction of solitary, usually female, figures with concealed identities, Holsoe's paintings evoke the brooding nature of introspection and self-absorption.
His work, influenced by the 17th Century interiors of the Dutch masters Vermeer, de Hooch, and ter Borch, explored the emotional content inherent in the household interior.
Il pittore Carl Vilhelm Holsoe, un membro di spicco della scuola di pittura Danese nella seconda metà del XIX ed all'inizio del XX secolo, era molto apprezzato da colleghi e collezionisti.
Carl Vilhelm Holsøe è nato nella Danimarca occidentale e si è trasferito a Copenaghen nel 1882 per studiare alla Kongelige Danke Kunstakademi.
Nel 1884 frequentò le lezioni alla Kunstnernes Studieskole sotto la guida di Peder Severin Kroyer.
Lì avrebbe stretto amicizia per tutta la vita con due personalità, Peter Ilsted ed Vilhelm Hammershoi, che avrebbero influenzato la direzione della sua intera carriera.
Ognuno ha preso come soggetto principale scene di interni basate sulle proprie famiglie, creando un genere dedicato alla “tranquillità domestica”.
Holsoe ha partecipato a più di 100 mostre principalmente a Charlottenborg e Copenaghen, dove ha vinto medaglie nel 1901 e nel 1908, ma anche a Parigi, nel 1889 dove ha ricevuto una menzione d’onore al Salon; Dusseldorf, 1904; Berlino, 1907; Monaco, 1891, 1892, 1901, 1909 e 1913; e Londra, 1907.
Gli furono assegnate anche diverse borse di studio per viaggiare, tra cui una in Italia, nel 1897.
La consegna della medaglia Eckersberg da parte della Royal Academy of Denmark è stata tra le più alte onorificenze dell’artista.
Il lavoro di Holsøe può essere trovato in numerosi musei in tutta la Scandinavia.
In Danimarca questi includono Gotheborg, Odense e la National Gallery of Denmark, Copenhagen.
Holsøe ha mostrato per la prima volta il suo lavoro nel dicembre 1886, a Charlottenborg.
In diretta opposizione ad altri movimenti estetici contemporanei come quello di William Morris, Holsøe ha abbracciato l’idea che le case moderne dovessero evocare il presente invece di imitare il passato.
Durante questo periodo la popolarità della pittura con scene di interni crebbe in proporzione diretta alla crescente industrializzazione ed urbanizzazione della Danimarca.