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Van Gogh: "Disegnare a parole è anch'essa un'arte"

""Siamo tanto attaccati a questa vecchia vita perché, accanto ai momenti di tristezza, abbiamo anche momenti di gioia in cui anima e cuore esultano - come l'allodola che non può fare a meno di cantare al mattino, anche se l'anima talvolta trema in noi, piena di timori" - Vincent Van Gogh - Lettere a Theo, Amsterdam, 30 maggio 1877

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""Sai, disegnare a parole è anch'essa un'arte, che a volte tradisce una forza nascosta e dormiente, come piccoli fili di fumo grigio o blu svelano l'esistenza di un fuoco nel focolare" - Vincent Van Gogh - Lettere a Theo, L'Aia, 6 luglio 1882


""Un contadino è più vero coi suoi abiti di fustagno tra i campi, che quando va a Messa la domenica con una sorta di abito da società.
Analogamente ritengo sia errato dare a un quadro di contadini una sorta di superficie liscia e convenzionale.

Se un quadro di contadini sa di pancetta, fumo, vapori che si levano dalle patate bollenti - va bene, non è malsano; se una stalla sa di concime - va bene, è giusto che tale sia l'odore di stalla; se un campo sa di grano maturo, patate, guano o concime - va bene, soprattutto per gente di città" - Vincent Van Gogh - Lettere a Theo, Neunen, 30 aprile 1885


""È veramente un fenomeno strano che tutti gli artisti, poeti, musicisti, pittori, siano materialmente degli infelici - anche quelli felici - e ciò che dicevi ultimamente di Guy de Maupassant ne è una prova ulteriore.
"Ciò riporta a galla l'eterno problema: la vita è tutta visibile da noi, oppure ne conosciamo prima della morte solo un emisfero?

"I pittori – per non parlare che di loro – quando sono morti e sepolti parlano con le loro opere a una generazione successiva o a diverse generazioni successive.
"È questo il punto o c'è ancora dell'altro? Nella vita di un pittore la morte non è forse quello che c'è di più difficile.
"Dichiaro di non saperne assolutamente nulla, ma la vista delle stelle mi fa sempre sognare, come pure mi fanno pensare i puntini neri che rappresentano sulle carte geografiche città e villaggi.

"Perché, mi dico, i punti luminosi del firmamento ci dovrebbero essere meno accessibili dei punti neri della carta di Francia?
"Se prendiamo il treno per andare a Tarascon oppure a Rouen, possiamo prendere la morte per andare in una stella" - Vincent Van Gogh - Lettere a Theo, Arles, seconda metà di luglio 1888