Si può dire forse cosí:
l’amore va e va e va
e non v’è angolo
dove non sia a casa sua.
E i baci si allungano veloci
come a primavera le giornate.
E per questo ci siamo una volta destati
solo nell’amoroso silenzio di un quadro
dove c’erano soltanto due colonne rosa
e un pezzetto di mare.
I palazzi stavano infilzati nel mare
come pèttini antichi
con perle e bruscoli d’oro,
ma nelle lagune era sporco e limo.
E il gondoliere
con riso cattivo
pescò col remo davanti a noi
ciò che lí al mattino gettano dalla finestra
i dormienti d’amor prudente
perché non hanno stufe.
E tu subito strappasti le dita
dalla mia mano!
Ridammi la mano!
Sarebbe triste, nella bella città
dalla quale è cosí duro partire.
E repentina
dalla piazza risonò la lusinga
di una musica dolce.