Decorating the Anichkov Bridge, which carries Nevsky Prospekt across the Fontanka River in the very centre of St. Petersburg, the four statues that comprise the sculptural group The Horse Tamers are one of the most strikingly beautiful and immediately recognizable monuments in all of St. Petersburg.
Their sculptor, Baron Peter Clodt von Jurgensburg (1805-1867), a former artillery officer of Baltic German descent, had a particular affinity for animals, especially horses, which made him a favourite with Emperor Nicholas I.
In the 1830s, he prepared two statues - Horse with Walking Youth and Youth Taking a Horse by the Bridle - for the quay in front of the Academy of Fine Arts.
However, that site was chosen for the Ancient Egyptian Sphinxes brought to St. Petersburg in 1834, and Clodt proposed mounting his statues on the western end of Anichkov Bridge.
The sculptures were considered so fine that they were soon sent to King Friedrich Wilhelm IV of Prussia as a gift, and a second pair were cast in bronze for King Ferdinand II of Sicily (they can still be seen in front of the Royal Palace in Naples).
St. Petersburg was left with only plaster copies until 1851, when bronze castings of the two original statues, plus two further statues on the same theme, were mounted at the four corners of the bridge.
All four statues were modeled on the same Arabian stallion, called Amalatbek, and it was Clodt's daughter who got the horse to prance while her father sketched.
The statues have twice been removed from their pedestals. Once in 1941, to protect them from damage during the Siege of Leningrad, and once in 200 to allow restoration work before St. Petersburg's tercentenary celebrations.
Il ponte Anichkov, uno dei ponti più affascinanti di San Pietroburgo, fu costruito nel 1715 su ordine di Pietro il Grande. Deve il suo nome al colonnello Anichkov che dirigeva i lavori.
Il Ponte Anichkov è celebre per i 4 gruppi scultorei in bronzo dei Domatori di cavalli, capolavori realizzati fra il 1839-1850.
Sono opere del barone Peter Clodt von Jürgensburg, conosciuto in russo come Pyotr Karlovich Klodt (russo: Пётр Карлович Клодт; 1805-1867), lo scultore preferito di Nicola I della Russia
E' interessante il fatto che il maestro aveva ideato le sculture, le aveva disegnate e le aveva personalmente fuse in bronzo. Prima le figure dei Domatori ornavano solo il lato ovest del ponte, mentre sull'altro lato stavano le sculture in gesso, perché quelle in bronzo lo zar Nicola 1 porto a Berlino e dono al re di Prussia.
Lo scultore ripete in bronzo le statue dei Domatori, ma il loro destino era pure lasciare la Russia e S. Pietroburgo per ornare la cancellata su una piazza a Napoli. Questa "suite" in bronzo e una delle immagini emblematiche della città.
Se diamo credito ad una tradizione antica, lo scultore barone Peter Clodt von Jürgensburg utilizzò come modello per realizzare le sue opere la studiata postura dello zar Nicola I, grande amante dell’equitazione. Un giorno, durante una passeggiata nella quale venne invitato anche il barone, il cavallo dello scultore cominciò a correre freneticamente e gli fu difficile domarlo.
Nell’ardore della foga, il barone Klodt superò l’imperatore, e ciò era strettamente proibito dall’etichetta del tempo: infatti, nessuno poteva superare lo Zar, che solo ed unico doveva condurre il gruppo. I presenti rimasero stupiti, già in attesa dell’ira che avrebbe sprigionato l’imperatore, tuttavia egli esclamò: “Caro amico, tu scolpisci i cavalli molto meglio di quanto li guidi..."
Secondo un’altra versione, lo sfortunato barone, inavvertitamente, superò lo Zar durante una passeggiata ed il punto preciso dove avvenne questo episodio fu il ponte Anichkov, al che lo Zar esclamò: “Per questo, io ti perdono!”. Ed il barone Klodt, proprio nel punto dove costruì una delle opere più belle di San Pietroburgo, venne così graziato dallo Zar.