Susanna and the Elders is a 1647 painting by Rembrandt, now in the Gemaldegalerie in Berlin.
It is an oil on panel painting by the Dutch painter Rembrandt and represents the story of Susanna from the Bible.
The scene shows the moment when Susanna is surprised at the moment she enters her bath.
Susanna and the Elders is a theme from the Old Testament often depicted by Rembrandt, particularly in his drawings.
Among these, in the '30s, one finds a sepia and a pen drawing inspired by the painting executed by his master Pieter Lastman in 1614.
An X-ray examination of this painting shows that the design has been altered many times; besides, the animated gesturing which characterized Lastman's work has disappeared.
Rembrandt's interpretation of the subject is marked also by his use of monuments and landscape which are no longer anecdotal but are essential to the plastic structure of the composition.
Finally, the link between Susanna and the elders is no longer intellectual and anonymous as in Lastman but sensual and individualized. The picture introduces the psychological novel.
Susanna ed i Vecchioni è un tema iconografico ispirato all'omonimo episodio biblico narrato nel capitolo 13 del Libro di Daniele.
Nella Bibbia gli anziani sono emblema di saggezza e virtù, ma nel libro 13 di Daniele due viscidi personaggi in tarda età molestano e accusano ingiustamente una giovane chiamata Susanna.
Nel XVI e XVII secolo l’episodio diventò piuttosto popolare nella pittura, soprattutto perché offriva la maliziosa occasione di ritrarre un nudo.
Susanna era la splendida sposa di Joachim, un ebreo benestante che soleva organizzare eventi sociali nel parco del suo palazzo; spesso agli incontri partecipavano due anziani magistrati segretamente attratti dalla giovane.
Un giorno Susanna, credendo di essere sola, si spogliò per fare un bagno nel proprio parco e ordinò alle ancelle di recuperare dell’olio e del balsamo, ma i due magistrati si nascosero per spiarla. Architettato un perfido piano, gli anziani proposero a Susanna di avere un rapporto con loro, minacciandola di accusarla di adulterio nel caso in cui si opponesse.
Rifiutandosi di tradire il marito, Susanna iniziò a gridare per chiamare i servi, cadendo così nell’inganno dei due uomini che subito la accusarono di adulterio.
Venne istituito un processo: se Susanna fosse stata dichiarata colpevole, sarebbe stata uccisa mediante lapidazione.
Davide era poco più che un ragazzino, ma era molto abile nel risolvere inganni; non a caso il suo nome significa “Dio è il mio giudice”. Per salvare la malcapitata Susanna, Davide propose di interrogare separatamente i due anziani e domandò ad entrambi dove si trovassero la fanciulla e il suo amante quando furono sorpresi insieme: un magistrato rispose di aver sorpreso i giovani sotto un lentisco, il secondo sotto un leccio. Essendo evidente che i due anziani stavano mentendo, Susanna fu scagionata e i suoi malvagi aguzzini furono condannati a morte.
La vicenda offriva agli artisti l’occasione di ritrarre una scena biblica di cui è protagonista una donna virtuosa e una seducente fanciulla nuda, così i quadri (e le incisioni) dedicati a Susanna si moltiplicarono, spesso evitando di soffermarsi sul fatto che Susanna fu tragicamente molestata.
La Susanna di Rembrandt, intimorita dal volto di un vecchione appena abbozzato che fa capolino da una siepe, è troppo spaventata per concedersi l’eleganza e la raffinatezza delle fanciulle delle opere precedenti: la giovane è goffamente ricurva per sottrarsi al pericolo, si copre sbrigativamente il pube con una mano e un lenzuolo, infila malamente le pantofole per alzarsi e ha un’espressione chiaramente spaventata.
La scena si svolge in un giardino. Nel 1647 l’artista riprende lo stesso tema modificandolo radicalmente: i personaggi si trovano in riva all’acqua, ai piedi di una scogliera, alle loro spalle si intravede un sontuoso palazzo.
Susanna è nella stessa posizione del quadro del 1634 anche se non porta le pantofole, un panno bianco la copre interamente e cerca invano la fuga verso l’acqua; sulla roccia giacciono le sue sfarzose vesti rosse e delle scarpette in tinta.
I vecchioni questa volta sono interamente in scena e indossano ricchi indumenti, turbanti e gioielli.