Portrait of a Couple as Isaac and Rebecca, known as "The Jewish Bride", Rembrandt Harmensz. van Rijn, c.1665-1669.
Two contemporaries had themselves portrayed by Rembrandt in historicizing costumes as characters from the Bible. The couple"s tender embrace is at the centre of this poignant painting: the man"s loving gesture is returned with a gentle caress.
The figures and their poses agree with the study, only the figure of King Abimelech spying on them is missing. We, the viewers, assume his role as witnesses of their clandestine love. | © Rijksmuseum Amsterdam
La sposa ebrea -Isacco e Rebecca- è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1666 circa dal pittore Rembrandt Harmenszoon Van Rijn.
È conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam.
Il quadro raffigura un uomo che stringe a sé una donna, in un abbraccio molto intimo, che sembra suggerire un legame amoroso tra i due. Alle loro spalle, un uomo li spia.
Il soggetto è ambiguo e si presta a varie interpretazioni.
Nel 1834, l'allora proprietario del dipinto, John Smith, identificò il soggetto come un Augurio di compleanno rivolto dall'uomo alla donna. Il successivo proprietario, invece, un collezionista di Amsterdam, identificò la donna come una sposa ebrea adornata dal padre (sic!) di una collana. Successivamente l'attenzione si è spostata verso un tema biblico, proponendo l'identificazione dei due personaggi con Sara e Tobia, Booz e Ruth, Giacobbe e Rachele, Giuda e Tamar, infine Isacco e Rebecca. Quest'ultima interpretazione si basa anche sul fatto che la fonte a cui si ispirò l'artista è un'opera di Raffaello in cui si narra l'episodio in cui Isacco e sua moglie Rebecca, al tempo in cui fingevano di essere fratello e sorella, furono scoperti amanti dal re Abimelech, l'uomo che nel quadro li spia.