Angiolo Tommasi (Livorno, 1858 - Torre del Lago Puccini, Lucca, 1923) was an Italian painter, active in the Macchiaioli movement.
He was the brother of the painter Ludovico and cousin of the painter Adolfo Tommasi all three were influential for the arts in their native Tuscany in the late 19th and early 20th-centuries. Angiolo painted both genre and landscape themes. The second of the five brothers, Angiolo was born in Livorno.
There he attended the local School of Drawing, after which he frequented Angiolo Lemmi’s and Natale Betti’s studios. When his mother died in the 1870’s, his father remarried Mrs. Adele Bertolini who owned a home in Bellariva – not far from Florence – called “ la Casaccia”.
To nurture the artistic proclivities of both Angiolo and his brother Ludovico, the family moved to Bellariva so that the sons might attend the Academy of Fine Arts and the classes offered by Giuseppe Ciaranfi. La Casaccia soon became the place where artists and scholars such as Giovanni Fattori, Telemaco Signorini and Silvestro Lega would meet weekly. Lega, a frequent visitor, was invited by Mr. and Mrs. Tommasi to attend to the artistic education of young Angiolo and, later on, younger Ludovico.
In 1882 Angiolo married Adelina Bertolini, his stepmother’s sister. In 1885 he moved to Florence, where he exhibited his works at the Promotrice shows for new talent. In 1889, he received an award for “Le Bagnanti” (Women swimming) in Paris and in 1899, Tommasi participated in the First Venice Biennial.
The Tommasi house in Florence was a meeting place for painters and artists including Fattori, Borrani and Colcos and other members of the circle of artists at the Caffè Michelangiolo. Tommasi also completed a number of trips to South America, including Patagonia and Tierra del Fuego. Painting for these trips, sometimes commissioned by the Argentine government, were exhibited in Buenos Aires.
Once back in Italy, he moved to Torre del Lago, in the vicinity of Lucca, where he became a member of Giacomo Puccini’s entourage and devoted himself to a style of painting that had moved beyond the Macchiaioli revolution. In 1920, a solo exhibition of his works was held in Florence.
Angiolo Tommasi | Portrait of Italian composer Pietro Mascagni, 1899
Angiolo Tommasi | Portrait of Italian composer Pietro Mascagni, 1899
Angiolo Tommasi | Portrait of Silvestro Lega
Angelo Tommasi (Livorno 1858 - Torre del Lago, Lucca 1923) compie i primi studi di pittura presso la Scuola Comunale di Disegno nella sua città natale, Livorno, e frequenta gli ateliers di Angiolo Lemmi e Natale Betti. Poi, iscritto all'Accademia di Belle Arti di Firenze, segue le lezioni di Giuseppe Ciaranfi.
A Firenze, dove si era trasferito con la famiglia, Tommasi ospita, in una bella villa sull'Arno, i colleghi con cui collabora per diffondere un nuovo modo di dipingere, basato sull'uso di macchie di colore e di forme dal contorno poco definito. Per questa ragione il gruppo venne detto dei "Macchiaioli".
Il salotto di casa Tommasi diventa luogo di ritrovo per letterati ed artisti di rilievo nazionale, come Carducci, Lega, Fattori, Borrani e Colcos, i quali sono un'inesauribile fonte di ispirazione per il giovane artista livornese.
Tommasi partecipa con assiduità alle mostre "Promotrici" cittadine, dove ottiene un vasto consenso di critica e di pubblico. Nel 1889 viene premiata a Parigi la tela Le bagnanti, mentre dieci anni più tardi presenta alla Prima Biennale di Venezia Il riposo delle gabbrigiane.
All'inizio del Novecento Tommasi compie numerosi viaggi in Sud America, passando dalla Patagonia alla Terra del Fuoco, esponendo a Buenos Aires i dipinti ispirati a questi luoghi, commissionati dal governo argentino. Tornato in Italia, si stabilisce definitivamente a Torre del Lago dove istituisce, con alcuni amici toscani un po' eccentrici, il circolo "Club della Bohème". In questo periodo frequenta spesso Giacomo Puccini, Ferruccio Pagni, Francesco Fanelli, Plinio Nomellini e Raffaello Gambogi, con i quali si incontra presso l'Osteria di Gambe di Merlo. Sono gli anni della pittura ispirata ai temi del paesaggio lacustre e realizzata mediante un luminismo acceso e di rapida fattura, lontano dall'impronta macchiaiola del periodo giovanile. | Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Rome.