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Maarten van Heemskerck | Mannerist painter


Maarten van Heemskerck Self-portrait in Rome, 1553
Maarten van Heemskerck (born 1498, Heemskerck, Holland-died 1574, Haarlem), one of the leading Mannerist painters in 16th-century Holland working in the Italianate manner.
He spent a period (c. 1528) in the Haarlem studio of Jan van Scorel, then lately returned from Italy. Van Heemskerck’s earliest works—“Ecce Homo” (Musée des Beaux-Arts, Ghent) and “St. Luke Painting the Portrait of the Virgin” (Frans Halsmuseum, Haarlem), both dated 1532—while adhering closely to the Romanist style of Scorel, seek to outdo it by dramatic lighting and illusionistic effects of plasticity.
Maarten van Heemskerck - Ecce Homo Triptych
Maarten van Heemskerck - Ecce Homo Triptych
Maarten van Heemskerck - St Luke Painting the Virgin 1550-53

Maarten van Heemskerck - Venus and Cupid, 1545
From 1532-1535 he was in Rome, recording in innumerable sketches, some of which are preserved in Berlin, the architecture and sculpture of classical antiquity and the painting of the High Renaissance. Of the latter he directed his attention particularly to the frescoes of Michelangelo in the Sistine Chapel and those of Raphael in the Villa Farnesina.
Throughout the rest of his long career, which was spent almost exclusively in Haarlem, he drew liberally on this garnered store of Roman motifs. Among the more notable of the religious paintings of his maturity are a great “Crucifixion” altarpiece (1538–43; Linköping cathedral, Sweden) and a “Crucifixion” (1543, Ghent). He also painted portraits, among them a self-portrait with the Colosseum (1553; Fitzwilliam Museum, Cambridge, Eng.) and the well-known “Portrait of a Woman at the Spinning Wheel” (Rijksmuseum, Amsterdam). From 1548 onward he produced many designs for engravings. | © Encyclopædia Britannica, Inc.



Maarten van Heemskerck Portrait of Anna Codde
Maarten van Heemskerck Portrait of Anna Codde

Maarten van Heemskerck St. Luke painting the Virgin and Child
Maarten van Heemskerck St. Luke painting the Virgin and Child
Maarten van Heemskerck St. Luke painting the Virgin and Child
















Maarten van Heemskerck (o Marten Jacobszoon Heemskerk van Veen; Heemskerk, 1498 – Haarlem, 1º ottobre 1574) è stato un pittore olandese in quello che è definito il periodo del Rinascimento transalpino.
Dal 1527, fu allievo e poi rivale di Jan van Scorel con il quale nella sua bottega si dedica al ritratto e grazie a questo tipo di rappresentazione trova una rapida affermazione che susciterà l'invidia del maestro. Sono di questo periodo Anna Codde (1529) ed il Gruppo di famiglia Kassel.
Data questa inimicizia col maestro nel 1532 parte per l'Italia, forse con l'aiuto di un mecenate. Soggiornerà a Roma dove resterà per quattro anni, dedicandosi soprattutto allo studio dell'antico, mediante l'esercizio del disegno. Preziosi oggi sono i suoi lavori nella città eterna: il suo grande talento nel disegno e nei particolari ci permettono oggi di sapere nei dettagli lo stato di manutenzione di quegli anni di molti ruderi dell'epoca romana e la conoscenza di quelli che oramai non esistono più. La sua opera grafica è importante inoltre per documentare le fasi di sviluppo dei grandi cantieri romani del XVI secolo come quello della Basilica di San Pietro i cui i lavori, in quegli anni successivi al Sacco di Roma, erano fermi, facendo somigliare quanto già costruito ad una rovina invasa dalle erbacce. Molti dei disegni conservati raffigurano le tante raccolte di scultura antica che si stavano formando in città, tra cui le statue del Belvedere. Durante il periodo romano, non abbandona la pittura ed agli anni 1535-36 risale Il ratto di Elena, oggi alla Walters Art Gallery di Baltimora. Gli anni di Roma sottolineano il suo spirito rinascimentale teso nello studio frenetico dell'antico e del moderno che a quel tempo a l'Urbe offriva copiosamente dai ruderi dell'epoca classica agli artisti di stampo michelangiolesco e raffaelista.
Ritornato in patria continuerà a rappresentare nei suoi quadri le antiche rovine di Roma usate per ambientare i soggetti anche eterogenei come l'Autoritratto con sullo sfondo il Colosseo.
Si dedica anche alla ricerca grafica sottolineata da un particolare Manierismo appreso in Italia che ricorda il Parmigianino ed il Pontormo. Molto famose sono le sue opere che rappresentano le Sette (Otto) Meraviglie del Mondo, incise da Philips Galle. | © Wikipedia






Seven Wonders of the Ancient World are depicted as a background for the abduction of Helen by Paris