Italian painter🎨 and a great operatic singer Giovanni Lomi (1889-1969) was born in Livorno, where he lived since his childhood in economic straits.
Orphaned at a young age, after a period spent at the Institute G. Lomi Paesaggio rustico Giovanni Pascoli, was entrusted to a peasant family, where he held various jobs, but he could not surrender to his passion for design, that became his purpose in life.
He began his artistic career around 1918 and 1922 he held his first solo exhibition in Florence, which was followed by many more years to come.In 1919 Permanent exposed to Milan, which followed a number of investments and important Italian events, including those of Group Labronico, which become a member of the Board of Directors.
There followed a period of major awards, his works were purchased by the most important Italian and foreign public art galleries. Nel 1926 in Brighton, England, the Exhibition of Modern Art Italian Official, one of his works was purchased by the city for city museum.
A man of great culture, always participated actively in the cultural life of the Tuscan, but also in Milan, and cultivated, parallel to his passion for art, his baritone vocal abilities, achieving some success in the field of opera.
Along the course of his life he did many trips, inside and outside the Italian borders, who certainly enriched the art and mentality, and which finds no mention in works of, always driven by the desire to find new sources of inspiration.
He was able to translate the reality is an essential, without unnecessary embellishments, derived by starting with the renewal "stain🎨" always remained true to nature as its primary sources of inspiration.
He was part of the renewal of culture and style of Group Labronico, which grew in the tradition of Tuscan painting, and reached its maturity around the first half of the twentieth century. Struck by a sudden illness while he was in his studio, died in 1969.
The language of Giovanni Lomi is calm and serene, no abrupt changes, focuses on the essential, studying very carefully the shapes and the lights of reality.
The themes are those of his favorite contemporary life, everyday, described with realism, but also with great sensitivity, through a stroke which undeniably influenced by the tradition of the great masters of the past Macchiaiolo🎨 Tuscany.
The artist's life, what he sees, what he feels, transpire from his canvases. His Livorno, its views, its coasts and its views are recurring themes.
Pets, l’uomo, his work, fascinate the artist, which is able to revive them through his brush strokes and colors. Colors that are never too bright, and whose conflicts are never too risky, in favor of a more gradual modulation, which makes her almost unique palette.
Giovanni Lomi (1889-1969) è stato un pittore e baritono Italiano. Giovanni Lomi nacque a Livorno, dove visse fin da bambino in ristrettezze economiche. Rimasto orfano in tenera età, dopo un periodo trascorso presso l’Istituto G. Lomi Paesaggio rustico Giovanni Pascoli, venne affidato ad una famiglia contadina, dove svolse diversi lavori, ma non potè arrendersi alla sua passione per il disegno, che divenne lo scopo della sua vita.
Iniziò il suo percorso artistico attorno al 1918 e nel 1922 tenne la sua prima Mostra personale a Firenze, alla quale ne seguirono molte altre negli anni a venire.
Nel 1919 espose alla Permanente di Milano, alla quale seguirono partecipazioni a diverse ed importanti manifestazioni italiane, comprese quelle del Gruppo Labronico, del quale divenne membro del Consiglio Direttivo.
Seguì un periodo di importanti riconoscimenti, le sue opere vennero acquistate dalle più importanti Pinacoteche pubbliche italiane ed estere. Nel 1926 a Brighton, Inghilterra, alla Mostra Ufficiale di Arte Moderna Italiana, una delle sue opere venne acquistata dalla municipalità per il museo cittadino.
Uomo di grande cultura, partecipò sempre attivamente alla vita culturale toscana, ma anche milanese, e coltivò, parallelamente alla sua passione per l’arte, le sue doti canore da baritono, raggiungendo un discreto successo anche nel campo della lirica.
Lungo il corso della sua vita compì numerosi viaggi, dentro e fuori i confini italiani, che certamente ne arricchirono l’arte e la mentalità, e dei quali si trova traccia nelle su opere, sempre spinto dal desiderio di trovare nuove fonti di ispirazione.
Egli seppe tradurre la realtà in modo essenziale, senza inutili abbellimenti, partendo dal rinnovamento derivato dalla "macchia🎨" mantenne sempre il vero e la natura come sue fonti di ispirazione primarie.
Egli fece parte della cultura e del rinnovamento stilistico del Gruppo Labronico, che crebbe nel solco della tradizione pittorica toscana, per poi raggiungere la sua maturità attorno la prima metà del Novecento. Colpito da un improvviso malore mentre era nel suo studio, morì nel 1969.
Il linguaggio di Giovanni Lomi è pacato e sereno, senza bruschi mutamenti, pone l’accento sull’essenziale, studiando con grande attenzione le forme e le luci della realtà.
Le tematiche da lui predilette sono quelle della vita contemporanea, della quotidianità, descritte con realismo, ma anche con grande sensibilità, attraverso una pennellata che innegabilmente risente della tradizione dei grandi maestri del passato Macchiaiolo🎨 toscano. La vita dell’artista, ciò che egli vede, ciò che egli prova, traspaiono dalle sue tele.
La sua Livorno, i suoi scorci, le sue coste e le sue vedute sono soggetti ricorrenti. Gli animali, l’uomo, il suo lavoro, affascinano l’artista, che è in grado di farli rivivere attraverso le sue pennellate e i suoi colori. Colori che non sono mai troppo accesi e i cui contrasti non sono mai troppo azzardati, in favore di una modulazione più graduale, che rende la sua tavolozza quasi inconfondibile.