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Vera Rockline | School of Paris

Vera Nikolayevna Rockline / Вера Николаевна Рохлина (Moscow, 1896 - Paris, 4 april 1934) was born in Moscow to French and Russian parentage.
She studied at the studios of the best avant-garde masters of her time; Il'ia Mashkov in Moscow, and later Alexandra Exter in Kiev.
Rockline soon became known as Mashkov's most talented student and was noted for her painterly technique.
From 1918 she exhibited her works extensively and, like many young avant-garde artists, participated in decorating the streets of the city for the anniversary of the October Revolution.



In 1919 Rockline, under the name Schlezinger, contributed to an exhibition devoted to Jewish painting and sculpture at the Union of Russian Painters in Moscow.
Soon after, she fled Russia via Georgia and finally arrived in Paris in 1921.
The following year she exhibited at the Salon d'Automne with great success, attracting the attention and admiration of contemporary critics as well as that of the famous French fashion designer and passionate and informed art collector Paul Poiret, who bought a number of her paintings.

Vera Rockline's work is often described as sensual and lyrical, influenced both by Impressionism and contemporary Cubism.
Les deux amies is a wonderful example of her cubist oeuvre. A fine example of her draftmanship, influenced by her mentor Alexandra Exter, this sensual composition exhibits the libertine spirit of the bohemian Paris of the 'Montparnasse era'.


Rockline held her first solo exhibition in Galerie Charles Vildrac in 1925.
She continued to exhibit to great acclaim at the Salon d'Automne, the Salon des Tuileries and the Salon des Independants as well as in numerous Paris galleries throughout the 1920s.
The French art critics hailed Rockline as 'a sister of the great Venetians and of our own Renoir... a great lyrical talent', whose oeuvre is greatly appreciated by art conoisseurs. | © Christi's














Vera Nikolayevna Rockline / Вера Николаевна Рохлина (1896-1934) e' nata a Mosca nel 1896.
Rockline studia con Alexandra Exter a Kiev per alcuni anni.
Arriva molto giovane in Francia, alla fine della prima guerra mondiale.
Si stabilì in Borgogna, nella casa di famiglia.


Arrivò a Parigi nel 1921, e partecipa con successo al Salon des Indépendants, al Salon d'Automne e le Salon des Tuileries, ricevendo premi per le sue opere.
Uno dei suoi primi ammiratori fu il famoso couturier Paul Poiret, che la spinse ad evolversi artisticamente e che la presentò a Vildrac, poeta ed amante dell'arte.
Vera Rockline è stata ben voluta ed apprezzata dalla comunità intellettuale.
Le sue figure sono di una sensualità e di una "sinfonia carnale", come li descrisse Raymond Escholier.


Rockline è stata ispirata dal cubismo all'inizio della sua carriera, ma che presto abbandono' a favore di uno stile più vicino a Rubens ed a Renoir.
L'artista è stata attratta da una semplice tavolozza di colori per dipingere le sue carnosi e sensuali figure.
E' stata anche ispirata alle icone austere della sua terra russa.
I suoi quadri hanno il possesso di una chiarezza singolare che emanano le figure, liberate dal movimento fisico.


L'arte di Vera Rockline viene apprezzata soprattutto per la sua ricchezza e pienezza della forma dei soggetti.
La sua morte prematura nel 1934 è descritta come una delle più grandi perdite della scena artistica parigina di quegli anni.
School of Paris (French: École de Paris) refers to three distinct groups of artists: a group of medieval manuscript illuminators; a group of French and non-French artists working in Paris before World War I; and a group of both French and non-French artists living in Paris between the two world wars and beyond.


Il termine Scuola di Parigi (in francese École de Paris) viene utilizzato per indicare il gruppo di artisti non francesi che visse e lavorò a Parigi nel periodo seguente allo scoppio della Prima guerra mondiale e che diedero vita al Post-Impressionismo, al Cubismo, Fauvismo.
Tra questi bisogna ricordare, non solo artisti non francesi come Pablo Picasso, Marc Chagall, Amedeo Modigliani, Piet Mondrian, Moïse Kisling ma anche altri francesi come Pierre Bonnard e Henri Matisse.


Molti di questi artisti continuarono ad operare a Parigi anche nel periodo del primo dopoguerra ed a loro si aggiunsero Hans Arp, Robert Delaunay, Sonia Delaunay, Joan Miró, Constantin Brâncuși, Raoul Dufy, René Iché, Tsuguharu Foujita e Chaim Soutine e che diedero vita a nuovi stili compreso il Surrealismo e il Dadaismo.