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Simon Pasini, 1976 | Impressionist painter

Simon Pasini was born in Genoa. In 1984 he moved with his family to South Africa, where he began studying art and began to cultivate a passion for painting and art.
His early works watercolors are characterized by attention to detail and the use of light with dramatic cuts.
He returned to Italy in 1992, he attended the Art School "James and Pio Manzu" of Bergamo.
After his studies he worked initially as a restorer, then specializing in the realization of the frescoes, dedicated in particular to the decoration.



With the fresco he has created numerous paintings and pictorial cycles for public and private clients in Italy, America, Arabia, China and Japan.
The years of decoration, for Pasini are important with regard to the learning of techniques and materials, and especially for the ability to relate reached with a space always different.
Curiosity and continuous research led him to experiment with different materials and techniques, including digital painting.
In recent years he has dedicated himself to paintings painting with oil, with which investigates and studies the landscape and the portrait. But are the scenes of daily life his main source of inspiration.



Prefer this technique because it allows him to better understand the relationship between man and his environment.
What you trying to express with painting is that we are at one with our surroundings, "nature and things are intertwined and continually create new balances and situations". "When a picture is" hard, "it is because you can not understand the bond that exists between all the elements that compose it: first floor, people, objects, background ..." said Pasini, and adds: "...we all one, connected by the light: if only move a single element within the composition, it will change the whole picture".
His painting is made of gestures "... I'd like a gesture to express a feeling, a gesture equivalent to a note; if I were to compare my work to a book, I would imagine those who use few words and then let free their imagination to create the context..."
Gestures so evocative, that they have no intention of heading to the hyper-realism but rather towards abstraction ... the space between the strokes is tried and liked as a place in which ideally lies the atmosphere of the painting.
The last few years he has been engaged in numerous solo and group exhibitions, mainly in Italy and Northern Europe.
































Simon Pasini è nato a Genova. Nel 1984 si è trasferito con la famiglia in Sudafrica, dove ha iniziato gli studi artistici e ha cominciato a coltivare la passione per la pittura e l’arte.
Viene attratto dapprima dall'acquerello, tecnica utilizzata dal nonno architetto Van Teefelen, dal quale trae ispirazione osservando i suoi progetti e dipinti. I suoi primi lavori ad acquerello si caratterizzano per la cura nei dettagli e l'utilizzo della luce con tagli drammatici.
Tornato in Italia nel 1992, ha frequentato il Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo.
Dopo gli studi ha lavorato inizialmente come restauratore, poi specializzandosi nella realizzazione d’affreschi, dedicandosi in particolare alla decorazione.
Con l'affresco ha realizzato numerosi dipinti e cicli pittorici per committenze pubbliche e private in Italia, America, Arabia, Cina e Giappone.
Gli anni della decorazione, sono per Pasini importanti per quanto riguarda l'apprendimento di tecniche e materiali, e soprattutto per la capacità raggiunta di rapportarsi con una spazialità sempre diversa.
La curiosità e la ricerca continua lo portano a sperimentare diversi materiali e tecniche, tra le quali la pittura digitale.
Negli ultimi anni si è dedicato a dipinti realizzati con la pittura ad l'olio, con la quale indaga e studia il paesaggio e il ritratto. Ma sono le scene di vita quotidiana la sua principale fonte d'ispirazione.
Predilige questa tecnica perché gli permette di capire meglio il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente.


Quello che cerca di esprimere con la pittura è che siamo un tutt'uno con quello che ci circonda "natura e cose si compenetrano e creano continuamente nuovi equilibri e situazioni".
Quando un quadro appare “duro”, è perché non si riesce a capire il legame che c'è tra tutti gli elementi che lo compongono: primo piano, persone, oggetti, sfondo...” afferma Pasini, ed aggiunge: “...siamo un tutt'uno, legati dalla luce: se solo spostiamo un singolo elemento all'interno della composizione, quest'ultimo andrà a cambiare l'intero dipinto”.
La sua pittura è fatta di gesti, “...vorrei riuscire con un gesto ad esprimere un sentimento, un gesto equivale ad una nota; se dovessi paragonare un mio lavoro ad un libro, lo immaginerei di quelli che utilizzano poche parole per poi lasciar libera la propria immaginazione di realizzare il contesto...” Gesti evocativi quindi, che non hanno nessuna intenzione di dirigersi verso l'iper-realismo, ma piuttosto verso l'astrazione...lo spazio tra le pennellate è cercato e voluto come luogo nel quale idealmente risiede l'atmosfera del dipinto.
Gli ultimi anni lo vedono impegnato in numerose esposizioni personali e collettive, principalmente in Italia e Nord Europa.