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Emilio Longoni | Divisionist painter

Emilio Longoni (1859-1932) was an Italian painter, known for working in the Neo-Impressionism style.
He was born in Barlassina on July 9, 1859, fourth of twelve children, from Garibaldi’s volunteer and horseshoer Matteo Longoni and from tailor Luigia Meroni.
Since he was a child he felt a great passion for painting.
After he finished elementary school he was sent to Milan to work as a boy.
From 1875-1878 he attended the Brera Academy where he received many awards.


 

In 1882 he met Giovanni Segantini, already his classmate in Brera, who introduced him to the brothers Alberto and Vittore Grubicy, owners of an art gallery which was active in promoting young artists.
In 1886 he succeeded in renting a study in via della Stella, now via Corridoni 45.
He started painting portraits and still lives for Milan aristocracy and middle class.


Among his customers there was the banker Giovanni Torelli, the collector Giuseppe Treves brother of the publisher Emilio Treves, the banker Lazzaro Donati.
In 1891 he took part to the first Triennale of Brera with works that made him known to the public and the critics.
He developed a Divisionist style of painting.


Between 1900-1932 he took part to the most important Italian and international exhibitions.
He developed an increasing connection to nature and got close to Buddhism, spending \long periods painting in the mountains, mainly in the Bernina Range, where he painted many works from life.
After the first world war he shut himself up, his age forbade him to go to the high mountains while his painting became more and more immaterial.


Far from exhibitions he worked for few people with whom he had a direct contact and kept away from art dealers.
In 1928 he married his partner Fiorenza de Gaspari, whom he met in the house of Avv. Luigi Majno, one of his admirers.
He died in his study on November 29, 1932, and was buried in the Cimitero Monumentale di Milano.








Emilio Longoni (1859-1932) è stato un pittore Italiano.
Nasce a Barlassina il 9 luglio 1859, quartogenito di dodici figli, dal garibaldino e maniscalco Matteo Longoni e dalla sarta Luigia Meroni. Fin da piccolo ha una grande passione per la pittura.
Finite le scuole elementari viene mandato a Milano a lavorare come garzone.
Dal 1875-1878 frequenta l'Accademia di Brera dove ottiene molti riconoscimenti.


Nel 1882 incontra Giovanni Segantini, già compagno a Brera, che lo presenta ai fratelli Alberto e Vittore Grubicy, titolari di una galleria d'arte attiva nella promozione di giovani artisti.
Nel 1886 riesce a prendere in affitto uno studio in via della Stella, attuale via Corridoni 45. Inizia a fare ritratti e nature morte per l'aristocrazia e borghesia milanese.


Tra i suoi committenti vi è il banchiere Giovanni Torelli, il collezionista Giuseppe Treves fratello dell'editore Emilio Treves, il banchiere Lazzaro Donati.
Nel 1891 partecipa alla Prima Triennale di Brera con opere che lo rendono noto al pubblico e alla critica.
Sviluppa uno stile di pittura divisionista.


Rimane coinvolto nei tumulti del 1898 a Milano e nella censura poliziesca che segue alla sanguinosa repressione del tenente generale Fiorenzo Bava Beccaris, lamentando nelle sue memorie di aver subito per anni i controlli della polizia ("... passo per il pittore degli anarchici").
Tocca nella sua opera temi politici e sociali che coinvolgono i processi messi in atto dalla modernizzazione di Milano.
Tra il 1900-1932 partecipa alle maggiori esposizioni nazionali e internazionali.
Sviluppa un crescente contatto con la natura e si avvicina al buddismo, trascorre lunghi periodi di lavoro in montagna, soprattutto nelle montagne del Massiccio del Bernina, dove esegue molti dipinti dal vero.


Dopo la prima guerra mondiale si rinchiude in sé stesso, l'età gli impedisce di spingersi in alta quota mentre la pittura diviene sempre più smaterializzata.
Lontano dalla scena espositiva, lavora per poche persone con cui è in contatto diretto e si tiene lontano dai mercanti d'arte.
Nel 1928 sposa la sua compagna Fiorenza de Gaspari, conosciuta in casa dell'avvocato Luigi Majno, suo estimatore.
Muore nel proprio studio il 29 novembre 1932 e viene sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.