Jacques Van Den Abeele, 1960 | Figurative sculptor

Jacques Van den Abeele, Belgian sculptor, is exhibited in galleries spread over Belgium, France, The Netherlands, Switzerland and the United States of America.

He realized also monumental sculptures for state orders.

For Jacques Van den Abeele, art is above all a quest for the essential foundations of existence, moving towards what lies behind appearances: feelings, emotions, fears.

The body, posture, movement and essence of human life are at the heart of the work of Jacques Van den Abeele.

His sculptures thus allow us to see the fragility and transience of life, like the ephemeral sound of a note of music which, barely heard, already fades and disappears ...

His sculptures thus allow us to see the fragility and the transcience of life, like the ephemeral sound of a note of music which, barely perceived, already fades and disappears.

The artist works directly in wax and from this the statue is cast following the”lost wax” principle which makes each item a totally unique piece.

He himself does the surface finishing and creates the patina on his works and wild expectations.

If it so happens - only in a few cases - that a man is present, they engage in a game of cards during which the lady will invariably draw an ace of hearts which she meaningfully pushes under the man’s nose.

This might be called a form of seduction.

Graduate of Audenaerde Fine Arts School with a medal in sculpture and Art Deco

Graduate of Gent Sint-Lucas Institute

1987 - professional artist status

Exhibitions, prizes and realisations

1978 - Severien de Lathouwer prize

1982, 1985 - Auguste Vermeylen Prize special award, Oostende (BE)

1983 - Contemporary Art Fair, Brussels (BE)

1988-2007 - Lineart international Artfair, Gent (BE)

Per Van den Abeele l'arte è soprattutto una ricerca dei fondamenti essenziali dell'esistenza, un andare verso ciò che si nasconde dietro le apparenze: sentimenti, emozioni, paure.

Il corpo, la postura, il movimento e l'essenza della vita umana sono al centro dell'opera di Jacques Van den Abeele.

Le sue sculture ci permettono così di vedere la fragilità e la transitorietà della vita, come il suono effimero di una nota musicale che, appena udita, si affievolisce e scompare...

Jacques Van Den Abeele gioca sui volumi e sui vuoti per dare potenza e mistero ai suoi musicisti od animali e per stimolare l'immaginazione del pubblico.

Ma il "non presente" è importante quanto il presente, così Materia e Vuoto si alternano come una pausa tra le note: Suono e Silenzio.

L'artista fa sì che ogni statua esprima, al di là del suo aspetto, la sensibilità, l'emozione e le paure più intime.

L'assenza di materia si rivela così espressiva quanto la materia stessa.

È nella materia e nella realtà delle cose che Jacques Van Den Abeele trae la sua ispirazione e la sua determinazione a rivelare la profondità e la precarietà della vita.

Jacques Van Den Abeele illustra la passione per la musica, creando una profonda fusione tra suono e movimento.

Lo scultore ci trasporta in un viaggio attraverso i diversi strumenti del mondo.

l modo in cui ha ritratto questo musicista sfiora la perfezione.

L'artista è riuscito a rappresentare attraverso la postura lo stato di tensione, rilassamento ed eleganza dei suoi musicisti.