Italian painter Alessandro Andreuccetti is born in San Gimignano, Italy. He studied art and architecture in Florence and, after graduating, started his job in 1980 as a graphic designer.
From 1978 he was interested in watermedia painting, fascinated with this technique and the support of hand-worked paper. He was showing paintings in many italian towns.
On 1983 he won the 1th prize at “Concorso nazionale del fumetto e del Fantastico di Prato” and he started to collaborate with Sergio Micheli of University of Siena and the editor Nerbini of Florence to realize comics and illustrations.
He published two graphic novels and many illustrations for various books. In parallel with the graphical activity, it continues its artistic surveying searching in the landscapes and the figures taken to model the forms and the colours to amalgamate in new perfectly independent compositions, as it has had way to emphasize the university professor Anna Benvenuti:
“…Therefore its paint-brush leads to us, onlooker, between the warm ways of Saint Gimignano, red of history or nocturnal of china, tclose to the forests to butterfly leaves, in the bluesy stormy or the green infinite of the young grain fields.
With its chromatics it succeeds, much better than how much it is not possible to the historian, to evoke the thickness of the time inborn in the things, their meant ucronic of compendium.
Therefore thanks to the light, before between ‘pieces’ of the creation - also of that artistic one - it expresses the immaterial substance of the duration, the patina of becoming, the essence of the generations that that time they have crossed and lived covering the same places and watching the same colours”.
Nato a San Gimignano, Italia, nel 1955, Alessandro Andreuccett ha studiato arte e architettura a Firenze quindi ha iniziato il suo lavoro nel 1980 in qualità di disegnatore, designer e pittore.
Ha partecipato a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e nel mondo e molte opere figurano in collezioni pubbliche e private.
Statement
Forma, colore e textures costituiscono lo scheletro su cui costruisco le mie immagini, o forse sarebbe meglio parlare di visioni, o sogni perché tutto ha inizio e si sviluppa prima nella mia mente, più o meno inconsciamente e dopo, molto dopo, si trasferisce sulla tela o sulla carta.
Attraverso lo studio dei miei soggetti, siano essi figure, città o paesaggi isolo ed elaboro ciò che per me rappresenta l’anima del soggetto stesso, ne carpisco le forme primitive,mi impadronisco del loro colore, delle luci e delle ombre,fisso, come in una fotografia, l’attimo magico in cui gli oggetti rivelano se stessi poi traduco tutto nel linguaggio universale del disegno e della pittura.
La figura
La figura umana è forse il primo soggetto rappresentato nella storia dell’arte mondiale, è presente in tutte le epoche storiche e costituisce quindi un tema pressoché obbligato per ogni artista. Il mio approccio alla figura umana è strettamente personale: abbandonando qualsiasi pretesa di rappresentazione fedele o realistica la mia ricerca si concentra sulla percezione volumetrica e coloristica del soggetto dando risalto alla relazione tra luce, colore e forma.
La città
La città è la culla delle nostre vite, incubatrice dei nostri pensieri, l’involucro che racchiude i nostri sogni, i successi e le sconfitte. La mia visione della città è una visione idealizzata, uno sguardo lontano che permette di astrarre dal contesto generale ciò che mi colpisce maggiormente dell’insieme di architetture, di strade, di spazi, finestre, tetti, terrazze e quant’altro. Ancora una volta sono le forme ed i colori, le luci e le ombre che emergono da questo processo di astrazione e stanno lì a dimostrare la mia idea di città. Infatti io non dipingo una città ma l’idea di città.
I paesaggi
Il paesaggio, in tutte le sue accezioni e sfumature, rappresenta il mio "porto sicuro", un angolo riparato nella mia testa dove mi posso rifugiare e ricaricare in tutta tranquillità. Quando le idee scarseggiano o faticano a trovare la strada per emergere tutto ciò che devo fare è aprire il libro degli schizzi scorrendo centinaia di disegni e appunti che parlano della mia terra, la campagna, gli alberi, i fiori. È tutto lì dentro, disponibile e generoso e io non devo fare altro che coglierne i frutti.
"Rappresentare la vita è lo scopo principale della mia pittura. La figura umana, le città, la natura costituiscono degli ottimi soggetti da studiare e trasferire sulla tela o sulla carta, ma ciò che più mi interessa è scoprire e mettere in evidenza la relazione che c’è tra le forme e i colori di ciò che ho di fronte. Questa relazione la si scopre dall’osservazione attenta della realtà e si estrinseca in una rappresentazione strettamente personale dell’oggetto".
Le idee
Ogni dipinto ha una sua storia e una sua personale gestazione. Tutto può contribuire alla scintilla iniziale, una foto, una frase, una musica. Prima di iniziare passo molto tempo pensando al design generale della nuova tavola, agli schemi di colori da utilizzare, a cosa mettere in evidenza e cosa lasciare in secondo piano. Generalmente prendo molti appunti, faccio schizzi, provo dei colori, ombreggiature, scompongo il soggetto in porzioni che poi ricompongo diversamente, schematizzo varie soluzioni compositive. Tutto questo processo può durare giorni oppure settimane però quando è il momento di dipingere il lavoro viene giù filato senza ripensamenti.
I materiali
Opere su carta. Utilizzo gli acquarelli sulla carta fatta a mano con stracci di cotone, è una carta bellissima, importata dall’India, pesante e rugosa, con una sua forte personalità che richiede molta attenzione ed esperienza per padroneggiarla.
Opere su tela. Gli acrilici mi permettono di lavorare in maniera analoga agli acquarelli su superfici diverse dalla carta e mi garantiscono grande libertà espressiva.