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Nasreddine Dinet | Orientalist / Genre painter


Nasreddine Dinet, born as Alphonse-Étienne Dinet (28 March 1861 - 24 December 1929, Paris) was a French🎨 orientalist painter and was one of the founders of the Société des Peintres Orientalistes [Society for French Orientalist Painters].
He became so enchanted with North Africa and its culture, that he converted to Islam, and was proficient in Arabic.
In addition to his paintings, he translated Arabic literature into French.


Born in Paris, Alphonse-Étienne Dinet, was the son of a prominent French judge, Philippe Léon Binet and Marie Odile Boucher.

In 1865 his sister Jeanne, who would be his biographer, was born.
From 1871, he studied at the Lycée Henry IV, where the future president Alexandre Millerand was also among the students.
Upon graduation in 1881 he enrolled in the École nationale supérieure des Beaux-Arts and entered the studio of Victor Galland.
The following year he studied under William Bouguereau🎨 and Tony Robert-Fleury at the Académie Julian.
He also exhibited for the first time at the Salon des artistes français.


Dinet made his first trip to Bou Saâda by the Ouled Naïl Range in southern Algeria in 1884, with a team of entomologists. The following year he made a second trip on a government scholarship, this time to Laghouat.




At that time he painted his first two Algerian pictures: les Terrasses de Laghouat and l’Oued M’Sila après l’orage.


He won the silver medal🎨 for painting at the Exposition Universelle in 1889, and in the same year founded the Société Nationale des Beaux-Arts along with Meissonier, Puvis de Chavannes🎨, Rodin🎨, Carolus-Duran🎨 and Charles Cottet.
In 1887 he further founded with Léonce Bénédite, director of the Musée du Luxembourg, the Société des Peintres Orientalistes Français.
In 1903 he bought a house in Bou Saâda and spent three quarters of each year there.
Dinet became so enchanted with North Africa and its culture, that he eventually converted to Islam.


He announced his conversion to Islam in a private letter of 1908, and completed his formal conversion in 1913, upon which he changed his name to Nasr’Eddine Dinet.
In 1929 he and his wife undertook the Hajj to Mecca.
In July 1896, he was named Chevalier of the Legion of Honour and participated in the international exhibition of the Centenary of Lithography (Paris).
The respect he earned from the natives of Algeria was reflected by the 5,000 who attended his funeral on 12 January 1930 in Bou Saâda.
There he was eulogized by the former Governor General of Algeria Maurice Viollette. | © Wikipedia





Étienne Dinet (Parigi, 28 marzo 1861 - Parigi, 24 dicembre 1929) è stato un pittore ed incisore Francese🎨.
Fu prevalentemente un pittore orientalista e ottimo litografo. Visse per molto tempo in Algeria e si convertì all'Islam.
Dinet, per i suoi primi quadri, si affidò a temi religiosi suggeriti dai suoi maestri (Le Golgotha, Saint Julien l'Hospitalier) con i quali, però, egli interruppe ogni rapporto dopo la sua scoperta del deserto.
A partire dalla metà degli anni 1880 le sue opere si ispirarono invece alle tradizioni, alle storie e alla vita del deserto, nonché a Bou-Saâda, cittadina considerata a quei tempi come la «porta» del Sahara.
Sapendo ben cogliere la luce e le tonalità cromatiche dei paesi caldi, Dinet si dedicò dapprima a ritratti di tipo etnografico, a figure e scene della vita quotidiana e ai paesaggi, pur restando un ritrattista nei confronti del suo ambiente familiare.
Sua sorella Jeanne pubblicò, sotto il nome di Dinet-Rollince, la prima biografia di suo fratello.
Una gran parte delle sue opere, assai popolare peraltro, è costituita da figure di donne, non ritratte in posa, bensì colte dal vivo e in atteggiamenti spontanei, allegri e dinamici. Per queste raffigurazioni Dinet impiegò dei colori forti, a volte aspri.


Al contrario, il grande merito di Dinet è stato quello di rendere visibili aspetti inconsueti della cultura locale, con i suoi riti e le sue leggende, largamente ignorata o addirittura disprezzata, ma alla quale egli si sentiva vicino.
Una valutazione puramente formale di queste opere mostra come Dinet sfruttò all'inizio le potenzialità del realismo, ma al tempo stesso fece ricorso ad una gamma cromatica assai estesa, ricca di contrasti, che può essere paragonata a quella dei fauves.
La città di Bou-Saâda ha fondato, in memoriam, il Museo Nasreddine-Dinet.
Il Museo d'Orsay espone sia le prime tele di Dinet che quelle della sua maturità.
Il Louvre, nel dipartimento di Arti grafiche, conserva quasi 270 disegni dell'artista.
Nel dicembre del 2012, il quadro Femmes arabes au cimetière, fu venduto da Artcurial ad una collezione privata. La Baigneuse dans la palmeraie - étude fu venduta nello stesso giorno (si tratta di uno studio per il quadro Baigneuses dans la palmeraie au clair de lune).
I lavori di Dinet furono in maggior parte venduti dalle Gallerie Georges Petit, Paul Durand-Ruel e Allard. | © Wikipedia