French painter Marcel Dyf (1899-1985) painted still-life scenes of flowers, gardens and pastoral scenes, but his true passion lay in portraiture.
Noted for his portraits, his inspiration for many compositions often came from his wife Claudine who posed for him and allowed him to immortalize the spirit of womanhood.
His wife, Claudine, became a frequent subject of his work.
Dyf met Claudine Godat in the summer of 1954.
Aged 19, she was thirty-six years younger than Dyf and with her long fair hair, clear skin, vivacity and patience, she was what the artist felt to be his perfect model.
It was simply love at first sight.
There was an instant rapport between them and her arrival in his life acted as a catalyst, bringing Dyf’s art forward to the threshold of its most mature phase.
They married in 1956 settled together in their main home.
Claudine brought into the life of the artist vigour and vitality and he was tirelessly painting her in all imaginable poses and situations.
To watch Dyf paint was entrancing.
Even as an old man, he would stand rather than sit before the easel, working with extraordinary vigour and intense concentration.
His palette was a rainbow of fresh colours and his hand continually darted back and forth from the canvas.
Il pittore Francese Marcel Dyf (1899-1985) dipinse scene di natura morta di fiori, giardini e scene pastorali, ma la sua vera passione risiedeva nella ritrattistica.
Famoso per i suoi ritratti, la sua ispirazione per molte composizioni proveniva spesso da sua moglie Claudine che posò per lui e gli permise di immortalare lo spirito della femminilità.
Sua moglie, Claudine, divenne un soggetto frequente del suo lavoro.
Marcel Dyf incontrò Claudine Godat nell'estate del 1954.
Aveva 19 anni, trentasei anni meno di Dyf e con i suoi lunghi capelli biondi, la pelle chiara, la vivacità e la pazienza, era quella che l'artista sentiva essere il suo modello perfetto.
È stato semplicemente amore a prima vista.
Tra loro si creò un rapporto istantaneo e il suo arrivo nella sua vita fece da catalizzatore, portando l’arte di Dyf alla soglia della sua fase più matura.
Si sposarono nel 1956 e si stabilirono insieme nella loro casa principale.
Claudine ha portato nella vita dell'artista vigore e vitalità e lui la dipingeva instancabilmente in tutte le pose e situazioni immaginabili.
Guardare Dyf dipingere è stato affascinante.
Anche da vecchio preferiva stare in piedi anziché sedersi davanti al cavalletto, lavorando con straordinario vigore ed intensa concentrazione.
La sua tavolozza era un arcobaleno di colori freschi e la sua mano saettava continuamente avanti ed indietro dalla tela.