Sir Edward Coley Burne-Jones (1833-1898), pittore Britannico, fu il rappresentante più significativo della scuola Pre-Raffaellita in Inghilterra od anche gli ultimi romantici.
"Io aspiro ad un quadro come un bellissimo romantico sogno, di qualcosa che mai è stato e mai sarà - in una luce migliore di qualsiasi altra luce mai mostrata - in una terra che nessuno può definire, o ricordare, solo desiderare".
Due sue opere, la Crocifissione e l'Albero della vita, sono conservate nella chiesa romana di S.Paolo.
Gli altri suoi lavori importanti sono conservati alla Birmingham Cathedral, alla chiesa di St Martin a Brampton Cambridgeshire ed al Christ Church College di Oxford.
Grazie agli insegnamenti del padre intagliatore imparò le prime nozioni e le prime tecniche del disegno, in seguito frequentò la Birmingham School of Art dal 1848-1852, anche se dopo entrò nel collegio Exeter di Oxford per studiare teologia e intraprendere la carriera sacerdotale.
Ad Oxford strinse amicizia con il decoratore William Morris, di cui scoprì la comune passione per la poesia che portò i due a fondare una piccola società letteraria chiamata The Brotherhood dedita alle letture di John Ruskin e Tennyson.
Inoltre rivestì una notevole importanza la conoscenza diretta di Rossetti, della sua arte e la sua collaborazione alla rivista Oxford and Cambridge Magazine fondata da Morris nel 1856. Lo stesso anno Burne-Jones decise di abbandonare gli studi nel 1856 per dedicarsi interamente all'attività artistica.
Iniziò a svolgere l'attività di maestro di pittura a Giorgiana MacDonald che in seguito si legherà a Morris.
Viaggiò lungamente e soggiornò dapprima in Francia assieme a Morris e poi in Italia, a Firenze, Pisa, Siena, Venezia con John Ruskin.
Con alle spalle una formazione più letteraria che pittorica, alla quale si aggiunse l'influenza del Ruskin, dei poeti notturni, per comporre l'insieme delle caratteristiche mistico-moraleggianti di Burne-Jones.
Dopo aver soprattutto imitato Rossetti nei primi cinque anni di carriera, basti pensare al Sidonia von Bork ed al Clara von Bork, ben presto il suo stile si personalizzò sia per le ricchezze decorative sia per il plasticismo e l'immaginazione.
Da una fonte di ispirazione particolare come era la pittura italiana del Quattrocento, rimpastata e mescolata con il gusto romantico, i suoi principali soggetti tratti dalla mitologia classica, nordica e medievale, furono sempre trasposti in ambienti affascinanti tra il sogno e la realtà in un’atmosfera sospesa, in cui il raffinato virtuosismo delle forme prelude le linee dell’Art Nouveau.
Eseguì inoltre disegni per libri in collaborazione con l’amico William Morris, schizzi per vetrate e arazzi.
Nel 1864 Burne-Jones venne eletto membro della Royal Watercolour Society ed incominciò ad esibire i suoi primi lavori, tra i quali The Merciful Knight, considerata la prima opera frutto di una personale vena artistica.
Durante i sette anni intercorrenti fra il 1870-1877, solo in due occasioni il pittore mostrò i suoi lavori presso la Dudley Gallery nel 1873.
Una delle cause della sua momentanea aridità produttiva va ricercata nell'affinamento della nuova tecnica ad olio che consentì a Burne-Jones la realizzazione di un gran numero di dipinti, quali la serie Briar Rose, Laus Veneris, Golden Stairs, la serie Pygmalion e The Mirror of Venus.
In questi anni iniziò il sodalizio con il fotografo Frederick Hollyer. Burne-Jones venne nominato membro della Royal Academy nel 1885, dove si esibì l'anno successivo con la mostra The Depths of the Sea, incentrata sull'omonimo dipinto, mentre nel 1887 il pittore espose la serie di Perseus e tre anni dopo fu la volta della serie The Legend of Briar Rose che riscosse accoglienze entusiastiche. Un quadro a tempera, The Star of Bethlehem disegnato per la corporazione di Birmingham, fu mostrato nel 1891 e venne considerata una delle sue opere più riuscite.