Gala, Elena Ivanovna Diakonova (1894-1982), moglie del poeta Paul Eluard, conosciuta nel 1929, fu la prima amante e poi moglie di Salvador Dalí 1904-1989, il pittore spagnolo degli "orologi molli"e delle "giraffe in fiamme".
L'incontro con la moglie di Eluard, Gala, sarà folgorante tanto che, nell'estate dello stesso anno la conduce nella sua terra natale per dichiararle il suo amore.
L’irruzione di Gala nella vita di Dalí segna profondamente l’opera e l’esistenza del grande artista spagnolo divenendo la sua modella e la sua musa ispiratrice, una musa ambigua, una figura assai discussa per la nefasta influenza esercitata sul giovane Dalí, oggetto di feroci critiche da parte degli amici di Lui.
Nelle opere di Dalí, essa si guadagnò una posizione centrale nel pantheon delle più grandi e paradossali passioni d'amore che il mondo abbia mai visto.
Salvador Dalí smise di dipingere nel 1982, subito dopo la morte della moglie, la russa Gala, musa e modella, e poi compagna della sua vita e delle sue alterne fortune, la cui scomparsa nel 1982, provocò il declino fisico e spirituale del pittore
catalano.
Muore Gala, Dalí si trasferisce a Púbol, dove viene nominato marchese dal Re Juan Carlo I; dopo la scomparsa di Gala, le sue condizioni di salute si aggravano, d'ora in poi condurrà una vita di isolamento.
Gala veniva spesso usata come modello nei dipinti di Dalí, era anzi, il soggetto d'ispirazione del pittore, la sua principale modella ricorrente, qualche volta in ruoli religiosi come madonne, per esempio nel dipinto raffigurante la Madonna di Port Lligat.
Numerosi dipinti di Dalí mostrano la sua totale sudditanza verso di lei, la pone infatti su un piedistallo, e sono forse tra le più affettuose e sensuali rappresentazioni di una donna di mezza età nell'arte occidentale.
Gala appare in numerosissimi quadri di Dalí, rappresentando nel mondo figurativo di Dalí, uno degli ingredienti più certi del suo inconscio: la libido.
L'artista affermava che era la persona che lo aveva salvato dalla pazzia e dalla morte prematura. Infatti, dietro il suo genio artistico, si celava un uomo turbolento, insicuro e disorganizzato, ed era Gala che agiva come il suo agente, l'interfaccia tra il genio ed il mondo reale.