Pierre Jean Charles Deval (1897-1993) was a French painter of the 20th century. He began to study art seriously in Paris as student of painter Émile-René Ménard and Lucien Simon. Deval had his first show of drawings, portraits of young women, at the Lyon salon of 1918.
In 1921, he became a friend of the french surrealist poet Jacques Rigaut, who introduced him into the circle of the Dadaism, and of Tristan Tzara, and writers André Breton and Louis Aragon.
He briefly edited an artistic review in Lyon between 1921-1922.
At the 1921 Salon d’Automne in Paris he had his first success with the painting Ariane, a realistic painting of the back of a woman lying on her side, looking at a cityscape, which was purchased by the French Government for the Musee Luxembourg, and hung in the Jeu de Pomme.
Other painters in the salon that year included Henri Matisse, Claude Monet, Pierre Bonnard, Paul Gauguin, Roussel and Cross.
In the autumn of 1922, the success of his painting Ariadne earned him a two year fellowship at the Villa Abd-el-Tif in Algiers, a residence for painters. He was 25.
He had become disenchanted with the Dada group and began looking for a new style of his own. In Algeria he encountered fauvist Albert Marquet, twenty-two years older, and became a friend of that painter.
His paintings ranged from landscapes of Algiers and scenes of Algerian women preparing to bathe and dressing, to ventures in modernism.
In 1924 he was selected to participate in the Venice Biennale, with a group of french artists that included Albert Marquet, Pierre Bonnard, and Maurice Denis.
His works of this period featured exotic scenes from Algeria, and odalisques, as well as cityscapes of Algiers.
His modernist paintings and drawings of blacks and whites together were condemned by traditional critics as too radical, while his other paintings were condemned by modernist critics as too traditional When his fellowship ended he returned to Paris and moved into the studio at 19 quai St. Michel which Matisse had just vacated.
He experimented with different styles, and in 1926 he painted five watercolors of modern Parisian life for a book L’Ecole des indifferents’ by Jean Giraudoux. He worked as an illustrator for several journals, and showed his work in Paris galleries.
Pierre Deval (1897 a Lione - 1993 a La Valette-du-Var), è stato un pittore figurativo Francese del XX secolo, noto come colorista e per i suoi sottili dipinti di donne e bambini.
Negli anni '20 e '30, il Domaine d'Orvès, la sua casa a La Valette-du-Var, era un luogo di ritrovo per artisti francesi che lavoravano lungo la Costa Azzurra ed in Provenza.
Carriera da artista
Ha iniziato a studiare arte seriamente a Parigi come allievo del pittore Émile-René Ménard e Lucien Simon. Deval tiene la sua prima mostra di disegni, ritratti di giovani donne, al salone di Lione del 1918. Nel 1921 diventa amico del poeta surrealista francese Jacques Rigaut, che lo introduce nel circolo del dadaismo, e di Tristan Tzara, e gli scrittori André Breton e Louis Aragon.
Tra il febbraio 1921 ed il giugno 1922 curò brevemente una rivista artistica a Lione.
Al Salon d'Automne di Parigi del 1921 ebbe il suo primo successo con il dipinto Ariane, un dipinto realistico della schiena di una donna sdraiata su un fianco, che guarda un paesaggio urbano, che è stato acquistato dal governo francese per il Musee Luxembourg e appeso nel Jeu de Pomme.
Altri pittori nel salone quell'anno includevano Henri Matisse, Claude Monet, Pierre Bonnard, Paul Gauguin, Roussel e Cross.
Nell'autunno del 1922, il successo della sua pittura Arianna gli valse una borsa di studio di due anni presso la Villa Abd-el-Tif ad Algeri, residenza per pittori. Aveva 25 anni. Era disincantato dal gruppo Dada e iniziò a cercare un nuovo stile tutto suo. In Algeria incontrò il fauvista Albert Marquet, di ventidue anni più grande, e di quel pittore divenne amico. Incontrò anche la sua futura moglie, Henriette Bergerat, nel febbraio 1923, e vissero insieme nella villa.
I suoi dipinti spaziavano da paesaggi di Algeri e scene di donne algerine che si preparano a fare il bagno e vestirsi, ad avventure nel modernismo. Nel 1924 fu selezionato per partecipare alla Biennale di Venezia, con un gruppo di artisti Francesi che comprendeva Albert Marquet, Pierre Bonnard e Maurice Denis.
Le sue opere di questo periodo presentavano scene esotiche dall'Algeria ed odalische, oltre a paesaggi urbani di Algeri.
I suoi dipinti modernisti e disegni di neri e bianchi insieme sono stati condannati dai critici tradizionali come troppo radicali, mentre gli altri suoi dipinti sono stati condannati dai critici modernisti come troppo tradizionali.
Quando la sua borsa di studio terminò, tornò a Parigi e si trasferì nello studio al 19 quai St. Michel che Matisse aveva appena lasciato. Sperimentò stili diversi e nel 1926 dipinse cinque acquerelli della vita parigina moderna per un libro L'ecole des indifferents di Jean Giraudoux.
Ha lavorato come illustratore per diverse riviste e ha mostrato i suoi lavori nelle gallerie di Parigi.
Deval in Provenza
Nel 1925 decise di trasferirsi nel sud della Francia ed acquistò una bastide del XVII secolo a Valette-du-Gard, vicino a Hyeres. Installò il suo studio al primo piano e dipinse murales di scene mitologiche sulle pareti della sala da pranzo e dell'ingresso.
Accolse nella sua casa altri artisti che si erano trasferiti in Provenza, tra cui lo scrittore e poeta Henri Bosco, ed i pittori Raoul Dufy, Marquet, Jean Puy e Willy Eisenschitz.
Negli anni che seguirono dipinse scene realistiche di Marsiglia e Tolone e dipinti sensibili di donne, bambini e famiglie.
Nel 1933 partecipa a una mostra a Marsiglia sulla Provenza vista dai pittori. Durante la seconda guerra mondiale, vide la sua casa occupata da un'unità di artiglieria tedesca, che abbatté la maggior parte degli alberi per avere una visione chiara dei propri cannoni. Riuscì finalmente a tornare a casa sua nel 1944.
Dopo la guerra ebbe problemi con il Partito Comunista Francese, che dominava il mondo dell'arte parigino, quando non firmò una petizione contro il riarmo della Germania, dicendo che era un artista e preferiva firmare solo quadri. Da allora in poi ha mostrato il suo lavoro principalmente alle gallerie in Provenza.
Morì nella sua casa di LaVallet-du-Var nel 1993, poco conosciuto dal pubblico, ma rispettato dai suoi colleghi artisti in Provenza.