Il pittore Italiano Max Gasparini è nato a Rovato. Dalla pittura classica e realistica di oggetti, i paesaggi e ritratti, realizzati con tecnica minuziosa, l'autore è arrivato a liberare il gesto "quasi" per caso. E' stata una folgorazione.
I quadri hanno cominciato a prendere forma senza volontà nè studio, eliminando l'iter d'ideazione, progettazione, bozzetto. L'opera nasce da sè, prende forma solo parzialmente controllabile.
L'uso di materiali poveri, quali cartoni da imballaggio usati, sacco, tela non preparata, forniscono al pittore il campo di battaglia sul quale i colori avranno
reazioni diverse.
Una pittura d'impeto, lasciata al caso, così che i materiali possano dialogare ogni volta con vibrazioni nuove: atto puro di fronte alla casualità degli incontri.
Il gesto, la chimica e la fisica decidono la forma. La tecnica è nella mente. Ritratti reali od immaginari di donne che non hanno sguardi di cartone.
Born in Rovato (Brescia), Max Gasparini, after completing his studies at an art highschool, embarked on a career in art restoration. During this time, he gathered precious experience that would then help mould his future as an artist.
By using metal sheets, cardboard, and scrap material, he enables his depicted faces to magically protrude from the surface of the painting, and so delights viewers with the illusion of being in front of an enchanting reflection.
This rare form of expressivity brought Gasparini to achieve incredible success in Europe, starting in Amsterdam and propagating to the most renowned French and Italian galleries.
He began exhibiting at solo and collective expositions in 2007; in 2014, 12 of his works were purchased by important Italian public collections.
Gasparini explores both the past and the future – he finds therein a new and refined harmony between symbols and material realization that ineluctably lures viewers into a captivating and enjoyable experience.