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Mannerism Art History and Sitemap

Giuseppe Arcimboldo | The librarian

Mannerism is a style in European art that emerged in the later years of the Italian High Renaissance around 1520, lasting until about 1580 in Italy, when the Baroque style began to replace it. Northern Mannerism continued into the early 17th century.
Stylistically, Mannerism encompasses a variety of approaches influenced by, and reacting to, the harmonious ideals associated with artists such as Leonardo da Vinci, Raphael, and early Michelangelo.


Where High Renaissance art emphasizes proportion, balance, and ideal beauty, Mannerism exaggerates such qualities, often resulting in compositions that are asymmetrical or unnaturally elegant.
The style is notable for its intellectual sophistication as well as its artificial (as opposed to naturalistic) qualities.
It favors compositional tension and instability rather than the balance and clarity of earlier Renaissance painting. Mannerism in literature and music is notable for its highly florid style and intellectual sophistication.

The definition of Mannerism and the phases within it continue to be a subject of debate among art historians.
For example, some scholars have applied the label to certain early modern forms of literature (especially poetry) and music of the 16th and 17th centuries.
The term is also used to refer to some late Gothic painters working in northern Europe from about 1500-1530, especially the Antwerp Mannerists - a group unrelated to the Italian movement. Mannerism also has been applied by analogy to the Silver Age of Latin literature.

Benvenuto Cellini - Saliera per Francesco - Tutt'Art@
Benvenuto Cellini - Saliera per Francesco

Giuseppe Arcimboldo - Tutt'Art@

Il manierismo è una corrente artistica prima italiana e poi europea del XVI secolo.
La definizione di manierismo ha subito varie oscillazioni nella storiografia artistica, arrivando, da un lato, a comprendere tutti i fenomeni artistici dal 1520 circa fino all'avvento dell'arte controriformata e del barocco, mentre nelle posizioni più recenti si tende a circoscriverne l'ambito, facendone un aspetto delle numerose tendenze che animarono la scena artistica europea in poco meno di un secolo.

Leonardo da Vinci | Madonna of the Carnation, 1479

Il termine "maniera" è presente già nella letteratura artistica quattrocentesca ed era sostanzialmente sinonimo di stile (stile di un artista, stile dominante in un'epoca..).
Con tale accezione venne ripreso da Vasari, nella cui monumentale opera (Le Vite) inizia ad assumere un significato più specifico e, per certi versi, fondamentale nell'interpretazione dei fenomeni artistici.

Nella terza parte della Vite lo storico aretino inizia a parlare della "Maniera moderna" o "grande maniera" dei suoi tempi, indicando in artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello i fautori di un culmine della progressione artistica, iniziata come una parabola ascendente alla fine del Duecento, con Cimabue e Giotto.
Agli artisti del primo Cinquecento attribuisce infatti il merito di essere arrivati a una perfezione formale e a un ideale di bello in grado di superare gli "antichi", cioè i mitici artefici dell'arte classica, e la natura stessa.

Abraham Bloemaert (Dutch Mannerist painter, ca.1564-1651) | Circe, 1625-1628 (detail)

Vasari si raccomandò dunque, ai nuovi artisti, di riferirsi a questi modelli per acquisire la "bella maniera".
Il significato di "maniera", dunque positivo nell'opera vasariana, venne poi trasformato in "manierismo" nei secoli XVII e XVIII, assumendo una connotazione negativa: i "manieristi" erano infatti quegli artisti che avevano smesso di prendere a modello la natura, secondo l'ideale rinascimentale, ispirandosi esclusivamente allo stile dei tre grandi maestri: la loro opera venne così banalizzata come una sterile ripetizione delle forme altrui, veicolata spesso da un'alterazione del dato naturale, fortemente biasimata.

Rosso Fiorentino | Angiolino musicante, 1521 | Firenze, Galleria degli Uffizi

Per assistere a un cambiamento di rotta sul giudizio di questa fase si dovette attendere il primo Novecento, quando si iniziò a guardare al "manierismo" (termine ormai consolidato) con un'altra luce, che evidenziava le componenti anticlassiche di tale movimento, la loro eleganza superiore alla "Natura" e la loro straordinaria modernità, intesa come emancipazione dai coercitivi canoni classici che anticipava nello spirito le avanguardie del XX secolo.
Col progredire degli studi si è arrivati a posizioni più distaccate, ma inevitabilmente la definizione di "manierismo" è divenuta sempre più problematica, rendendosi ormai insufficiente a raggruppare sotto un'unica sigla fenomeni disparati.
Molti storici dell'arte preferiscono ormai definire la portata più ampia, che abbraccia buona parte del XVI secolo, come la "crisi del Rinascimento".

Mannerist Artists at Tutt'Art@